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Generalità
Verbene ibride
Le verbene ibride (spesso le troviamo con i loro nomi commerciali, tipicamente Temari e Tapien sono le varietà più diffuse in Italia) hanno fogliame di dimensioni minute, rugoso e leggermente coriaceo, ruvido al tatto, che s sviluppa lungo sottili fusti volubili, erbacei, che tendono a divenire tappezzanti ricadenti. Agli apici dei fusti, per tutta la primavera e tutta l’estate vengono prodotti piccoli racemi ad ombrello o a sfera, che portano numerosi piccoli fiori di colore molto vivace, nei toni del viola, del blu, del rosa e del rosso. Difficilmente si trovano verbene, seppur ibride, colorate di arancione o di giallo; anzi, tipicamente nei vivai, per sopperire a questa “mancanza” tra i colori delle verbene, troviamo delle lantane, che appartengono anch’esse alla famiglia delle verbene, ma sono una specie diversa, con fior decisamente molto simili.
La fioritura delle verbene è molto prolungata, e lo sviluppo è rapido, ci permettono quindi di ottenere un vero e proprio letto di fiori, che può ricoprire anche aiole molto ampie; spesso le verbene vengono coltivate anche in vaso, soprattutto in panieri appesi, in modo da meglio godere dell’effetto ricadente dei rami sottili.
Coltivare la verbena
Il successo delle verbene ibride nei giardini di tutto il mondo è dovuto anche alla loro facilità di coltivazione: si pongono a dimora in una zona ben luminosa del giardino, possibilmente dove possano godere di almeno qualche ora al giorno di luce solare diretta; si annaffiano quando il terreno è asciutto, e ci si gode lo spettacolo della fioritura. Come avviene per molte piante da fiore, non amano l’ombra, che causa una cronica scarsità di fiori, che rende le piante decisamente poco interessanti. Possono sopportare brevi periodi di siccità, ma se desideriamo una aiola o dei vasi sempre in fiore, e delle piante rigogliose, è opportuno annaffiare con regolarità, attendendo però sempre che il terreno asciughi bene tra due annaffiature, ed intervenendo più spesso se il clima si mostra particolarmente caldo e siccitoso.
Sicuramente, giova alle piante, anche una periodica fertilizzazione: utilizzeremo un buon concime per piante da fiore, ogni 12-15 giorni, mescolato all’acqua delle annaffiature; oppure un concime granulare a lenta cessione, da fornire al momento della messa a dimora delle piante.
Le verbene tipicamente soffrono nelle situazioni limite, quindi quando l’umidità è alta per lunghi periodi di tempo, oppure quando il clima è caldo ed asciutto e sono poste per molte ore al giorno in pieno sole diretto; soffrono anche per i terreni asfittici, poco fertili, o pesanti, che trattengono eccessivamente l’acqua. Per questo, di solito, le verbene più belle e fiorifere, si trovano nelle zone con clima mite, privo di eccessi, sia di caldo, sia di freddo. Quindi, se viviamo in una zona con un clima estivo molto caldo, posizioniamo le verbene in una zona in cui ricevano solo il sole del mattino; se invece viviamo in una zona montuosa, con estati fresche e umide, posizioniamo le nostre verbene in pieno sole, per buona parte della giornata.
Le verbene ibride in genere sono ben resistenti alle malattie fungine, quali ruggine e oidio, in caso di forti piogge primaverili possono però venire attaccate dagli afidi, che vanno debellati prontamente, o ci priveranno delle prime fioriture, rovinando i boccioli.
Ottenere le verbene da seme
Purtroppo le verbene tappezzanti, comunemente presenti in vivaio, appartengono a varietà ibride, questo significa che dai loro semi non è dato sapere che piante otterremo, e in generale difficilmente da seme giungeremo ad una verbena identica alla pianta madre; oltre a questo, molte volte le verbene ibride tendono a non venire impollinate, e quindi difficilmente otterremo dei semi fertili.
Esistono però molte specie di questo genere, alcune anche decisamente molto decorative. La verbena più facilmente ottenibile da seme, che ci doni anche una bella fioritura, è Verbena bonariensis. Si tratta di una specie originaria dell’America centrale e meridionale, ormai naturalizzatasi in buona parte delle zone mediterranee. Produce sottili fusti eretti, scarsamente ramificati, rigidi, che possono raggiungere circa 50-70 cm di altezza, all’apice di ogni sottile fusto verde, in estate, sbocciano piccolissimi fiori tubulari, di color rosa lilla, riuniti in racemi a ombrello, molto particolari e facilmente riconoscibili. Tali verbene si coltivano in Italia come annuali, ma la facilità nel produrre semi, causa spesso il fatto che le piante si auto seminino, producendo ulteriori piante di anno in anno. Nelle zone con inverni scevri da gelate la v. bonariensis si coltiva effettivamente come pianta perenne.
Una pianta officinale
Il nome verbena deriva dalla lingua celtica, e sembra significhi “scacciare via la pietra”, in quanto anticamente gli infusi di questa pianta venivano utilizzati per alleviare i problemi dovuti ai calcoli renali. La verbena officinalis è una specie diffusa in natura in tutta Europa; non si tratta di una pianta particolarmente bella o decorativa, ma semplicemente di una piccola pianta officinale, con fiori rosati, presente anche negli incolti o nelle zone di pascolo soleggiato.
In effetti questa pianta officinale contiene molti principi attivi e viene tutt’oggi utilizzata in erboristeria, contro i calcoli, come drenante (sia per uso topico, sia per uso interno), ha anche proprietà antispasmodiche, antiinfiammatorie, analgesiche, diuretiche.
La verbena officinale in genere non si coltiva in giardino, anche se per gli appassionati di piante officiali non è difficile ottenerne i semi, che si seminano direttamente a dimora.
Proprietà della verbena
Come accennato, la verbena oltre ad essere una bellissima pianta in grado di regalare incredibili fioriture su balconi e terrazzi per tutto l’arco della bella stagione, è anche una pianta che ha delle notevoli proprietà fitoterapiche. Queste proprietà sono dovute principalmente a dei componenti presenti all’interno della pianta come la verbenina, il verbenone, il geraniolo ed altri principi attivi. La verbena ha una azione positiva contro la depressione ed è in grado di combattere il cattivo umore e l’ansia ma non solo. Sembra che la verbena abbia degli effetti positivi su problemi come nevralgie ed emicrania. Spesso la verbena viene anche consigliata per facilitare la lattazione in quanto agisce sul sistema endocrino regolarizzando e migliorando l’attività. Esistono comunque delle situazioni nelle quali è sconsigliabile utilizzare la verbena ed i suoi prodotti derivati, come per esempio nelle donne in gravidanza o quando una persona sta facendo delle terapie ormonali o sta assumendo sedativi o farmaci per regolarizzare la pressione. Una buona cosa è quindi consultare il proprio medico di famiglia prima di affidarsi ad un trattamento fitoterapico a base di verbena per essere sicuri che non ci siano controindicazioni o problemi di alcun genere.
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