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Il timo è una pianta aromatica perenne estremamente diffusa. Cresce spontaneamente in diversi paesi del Mediterraneo oppure viene coltivata nell’orto o in giardino molto facilmente. Preferisce i terreni leggeri, calcarei e ben drenati, o perfino aridi e rocciosi, e un clima caldo e soleggiato, ma può resistere anche a temperature rigide per brevi periodi.Il timo appartiene alla famiglia delle Lamiaceae, come il basilico, la menta o la lavanda. È un arbusto perenne che forma cespugli fitti e compatti, e può raggiungere 20-30 cm di altezza. Gli steli sono sottili, legnosi e fragili, e le foglie persistenti sono strette, allungate e profumatissime, con una colorazione verde più o meno intenso e sfumature grigie.
Fiorisce da maggio a luglio, a seconda della specie. I fiori sono di un colore bianco rosato, e molto ricchi di nettare, perciò sono estremamente ricercati dalle api. Infatti il timo è una pianta mellifera, e il miele al timo è molto pregiato.
Generalità
Il Thymus vulgaris proviene dalla zona del Mediterraneo. E’ una pianta aromatica a crescita spontanea sia nei terreni pianeggianti che in quelli montuosi dell’area mediterranea.
E’ una pianta aromatica con foglie molto profumate, assai utilizzate in cucina, soprattutto per aromatizzare carni in umido e pesce. Durante il periodo invernale il timo perde completamente le foglie.
E’ una varietà perenne che raggiunge i 40/50 cm e forma dei cespugli piuttosto folti e compatti.
Presenta delle foglie strette, a forma lanceolata di colore verde con sfumature grigie che sono ricoperte da peluria. Nella stagione primaverile e in quella estiva presenta una fioritura prolungata di fiori bianchi con sfumature rosate.
Esposizione
Tutte le varietà di timo amano l’esposizione alla luce del sole tutto l’anno. Il Thymus vulgaris è una pianta rustica che cresce in maniera più rigogliosa all’interno di zone a clima temperato. Data la sua rusticità, può resistere anche a periodi di breve durata in cui sono presenti temperature piuttosto rigide, fino anche a -15 °C. In caso il clima rigido duri per più tempo, è necessario coprire le piante di Thymus vulgaris con un telo protettivo, oppure, se vengono coltivate in vaso, vanno trasferite in un luogo protetto.
Il timo è una pianta che ama il sole, ma sopporta anche le temperature rigide, e può resistere per periodi brevi a temperature di -10o/-150 gradi.
Terreno
Per una migliore crescita, il timo necessita di terreni ricchi, asciutti e ben drenati con una predominanza di calcare. Essendo una varietà rustica, comunque, può svilupparsi con facilità anche quando il terreno no presenta delle caratteristiche ideali.
Non necessita di particolari annaffiature, anche se cresce in modo più vigoroso se esse sono regolari, con l’accortezza, però, di verificare che il terreno consenta il corretto drenaggio e non permetta la formazione di ristagni idrici che possono compromettere la salute di questo genere di pianta. L’eccessiva umidità, infatti, può provocare marciumi radicali e seri problemi alla salute di questo genere di pianta.
Come coltivare il timo
In vasi, in fioriere o in piena terra, il timo si trapianta in primavera: scegliete una posizione soleggiata e innaffiate regolarmente, senza esagerare.
Se lo coltivate in vaso, mescolate al terreno del compost e della sabbia. In fondo al vaso mettete della ghiaia per favorire il deflusso dell’acqua, disponete sulla ghiaia il terreno preparato in precedenza e appoggiatevi la pianta. Riempite il vaso di terra e innaffiate un po’. Ponete il vaso in una posizione soleggiata.
Se lo piantate in piena terra, mettete le piantine a una distanza di 20-30 cm l’una dall’altra, pressate il terreno intorno alle piantine e innaffiate senza inzuppare il terreno, poiché il timo non ama il ristagno di acqua. Piantare il timo nell’orto è molto utile poiché tiene lontani insetti nocivi e parassiti.
Il timo non ha bisogno di cure: può resistere sia al caldo sia al freddo, e teme soltanto la troppa umidità. Ma si consiglia di eliminare le erbe infestanti che minaccerebbero la pianta, e i rametti secchi o danneggiati per evitare la propagazione delle malattie.
Soprattutto nei climi freddi e umidi, le piante devono essere rinnovate periodicamente (ogni 3-4 anni) per evitare che diventino legnose, e le foglie perdano l’aroma tipico.
Parassiti e malattie
Questo tipo di pianta può essere soggetto all’attacco da parte di parassiti e malattie, ma dato l’uso che ne viene fatto, che risulta essere quello culinario, non è consigliabile intervenire in alcun modo con l’utilizzo di prodotti chimici insetticidi che comprometterebbero la salubrità della pianta. Risulta più conveniente, dato il basso costo delle piantine, procedere con la loro sostituzione. E’ bene poi fare attenzione all’insorgenza di marciumi radicali, che risultano provocati dall’eccessiva presenza di acqua o di umidità.
Il timo è una pianta resistente e poco soggetta alle malattie. Il principale nemico è un fungo che fa morire la pianta: dapprima vengono intaccate le radici, man mano la pianta appassisce e infine muore. Per evitare che le radici marciscano, aggiungete al terriccio della ghiaia sia che si pianti in vaso sia in piena terra.
In caso di malattie è comunque consigliabile non utilizzare insetticidi o prodotti chimici che renderebbero non commestibile le foglioline e i fiori di timo.
Moltiplicazione
Per ottenere nuovi esemplari di timo è possibile procedere per per divisione dei cespi (in primavera), per talea (in maggio-giugno) o per seme (in marzo-aprile).
Procedendo con la semina c’è lo svantaggio di non sapere se i nuovi esemplari presenteranno le stesse caratteristiche genetiche della pianta madre, data l’alta variabilità delle componenti in gioco; ciò non avviene con la riproduzione tramite talea o divisione dei cespi.
Questa pianta aromatica si mette a dimora nel mese di ottobre o di marzo.
Raccolta
Di queste piante si raccolgono sia le sommità fiorite che le foglie.
i rami di timo possono essere raccolti dalla primavera all’autunno. Possono essere conservati anche essiccati. Le piante di timo non sono molto longeve, e devono essere sostituite ogni 3-4 anni.
Nel corso del primo anno è bene procedere con cautela con la raccolta, per evitare di indebolire troppo la pianta.
La raccolta può avvenire in qualunque periodo dell’anno, secondo la necessità. Ma prima della fioritura o all’inizio della fioritura, le estremità dei rametti e le foglie sono più profumate.
Tagliare i rametti contribuirà alla ricrescita e renderà il cespuglio più denso e folto. I rametti non devono essere tagliati rasoterra, ma a 5 cm dal suolo, al mattino.
Dopo averli raccolti, legateli formando dei mazzetti.
Annaffiature
La pianta di timo non necessita innaffiature frequenti, ma nei periodi più caldi può essere innaffiato regolarmente. Verificate sempre l’umidità del terreno ed evitate il ristagno dell’acqua, che potrebbe pregiudicare la sopravvivenza della pianta a causa idei marciumi radicali. Perciò, innaffiate soltanto se il terreno è asciutto, e in inverno riducete le innaffiature al minimo, soprattutto nelle zone in cui le giornate di sole sono rare.
Concimazione del timo
Non è necessaria la concimazione, poiché il timo ama il terreno povero. Soprattutto è sconsigliato fornire del concime in estate. Per favorire l’accrescimento è possibile somministrare del concime a cessione lenta all’inizio della primavera.
Potatura del Timo
Per il timo non è corretto parlare di operazione di potatura vera e propria, ma soltanto di eliminazione di tutti i rami rovinati e secchi all’inizio della primavera.
È ugualmente possibile accorciare i rametti per conservare l’aspetto compatto e favorire lo sviluppo di nuovi rami e di nuove foglie. Si consiglia di accorciare gli steli al momento della fioritura: recuperate i rametti per conservarli e utilizzarli in cucina.
Propagare il Timo
La propagazione del timo può avvenire per seme, per talea oppure per divisione dei cespi.
Per seme
La riproduzione tramite seme viene effettuata in primavera (a marzo se si semina all’interno e a maggio all’esterno). Preparate il terriccio con della sabbia, disponete i semi e ricoprite con poco terriccio poiché i semi hanno bisogno di luce. Innaffiate leggermente con un nebulizzatore solo per mantenere il terriccio umido. Vedrete spuntare le prime piantine dopo due o tre settimane, ma dovrete attendere almeno cinque o sei settimane prima di mettere le piantine a dimora.
Per talea
La riproduzione per talea può essere effettuata nel periodo aprile-maggio, ad agosto oppure a settembre-ottobre. Per la talea si prelevano dei rametti già lignificati che possono essere messi a dimora direttamente oppure dopo averli fatti radicare in vaso.
Per divisione
All’inizio della primavera o in autunno, scegliete un cespuglio ampio e dividetelo con una zappetta facendo attenzione alle radici. Dopo aver prelevato una parte del cespo, innaffiate delicatamente le radici in modo da compattare la terra e favorire la ricrescita. Eseguite la normale messa a dimora della nuova pianta e innaffiate regolarmente.
Consigli per la conservazione del timo
Il timo può essere conservato essiccato o congelato. Se preferite essiccarlo, dopo averlo raccolto, sciacquatelo per togliere la polvere, sgocciolatelo e legate i rametti in mazzetti. Appendete i mazzetti sottosopra in un luogo caldo, asciutto e aerato, ma con poca luce. Quando è secco, conservatelo in un barattolo di vetro o in un contenitore a chiusura ermetica. Si conserva bene per un periodo di circa un anno, poiché progressivamente il profumo diventerà meno intenso.
Anche il congelamento consente di conservare inalterato il profumo del timo, potete provvedere a congelarlo in piccoli sacchettini dai quali è più facile prelevare la quantità necessaria.
Informazioni aggiuntive
Tipologia | Doone Valley, Silver Queen, Volgaris, Faustini, Lemon, Orange, Rose, Serpillo, Variegato |
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Vaso | 14, 19 |
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