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La Primula
Questo bellissimo fiore è conosciuto dalla maggior parte delle persone, è forse il fiore più bramato e invocato da tutti noi perché con la sua comparsa ci dà il bell’annuncio dell’arrivo della primavera, stagione di rinascita, allegria, risveglio della natura; con i loro magnifici e forti colori rendono più allegri i nostri giardini e le aiuole lungo le strade. Quante volte abbiamo visto gente indaffarata a creare colorate decorazioni nel proprio giardino! Un gesto che porta felicità e buon umore. A volte varrebbe la pena di entrare a visitare un vivaio solo per ammirare e godere della bellezza non solo delle primule ma dello spettacolo naturale che ci viene offerto dalle varie piante e dai vari fiori che si trovano al suo interno. Ma adesso non lasciamoci trasportare troppo dalla passione e veniamo alla descrizione delle caratteristiche della nostra primula.La primula è originaria dell’Asia, America e delle zone a clima temperato dell’Europa, ma ha la capacità di resistere anche a climi freddi e si adatta a diversi tipi di terreno anche se preferisce in modo particolare quelli non troppo asciutti e quelli privi di calcare. La primula fa parte del genere delle Primulaceae che racchiude tantissime specie di piante annuali e perenni che possono avere foglie sempreverdi oppure caduche. Questa pianta è coltivata soprattutto per scopo decorativo e grazie ai suoi numerosi colori dei suoi fiori abbellisce i nostri giardini formando aiuole, angoli colorati ecc. La primula la troviamo soprattutto all’aperto ma si può benissimo anche coltivare in appartamento.
Primula rossa significato
Il nome primula significa primo, infatti è il primo fiore che annuncia il risveglio della natura e l’arrivo della primavera. I gambi della primula sono abbastanza lunghi, le foglie della primula si crescono alla base, possono avere varie forme a seconda della specie e sono ricoperte da peli specialmente nella parte inferiore. Il periodo di fioritura della primula comprende tutta la primavera, questo vale per quasi tutte le specie, durante questo periodo la primula non dovrà essere esposta a temperatura maggiori di quindici-sedici gradi. I fiori sono molto colorati e si riuniscono e sviluppano in vari modi: ad ombrelle, grappoli ecc., sono avvolti da brattee. I frutti della primula sono delle capsule. Come per altre piante, anche della primula sono stati creati vari ibridi, ad esempio il gruppo Polyanthus nato da incroci con la Primula Vulgaris, che contiene piante adatte sia per la coltivazione in giardino che in appartamento. Il genere primula lo si può dividere in specie rustiche, più forti e resistenti, che preferiscono un terreno ricco di sostanza organica ed umido, e delicate che si prestano maggiormente per essere coltivare in appartamento oppure all’esterno se il clima è temperato.
La primula ha un significato di giovinezza fresca e buona fortuna, forse perché sono i primi fiori che compaiono dopo il lungo inverno e annunciano l’inizio della bella stagione.
Terreno e Tecniche Colturali
Il terreno preferito dalle primule dev’essere leggero, fertile, un po’ acido e molto ben drenato. L’operazione di rinvaso va fatta ogni due anni durante il periodo autunnale, al terriccio andrà aggiunta della sabbia grossa che favorisca il drenaggio dell’acqua in eccesso; naturalmente bisognerà usare un vaso più grande ma non di molto. Dopo questa operazione si elimineranno le eventuali foglie ingiallite e si innaffierà.
Moltiplicazione
La moltiplicazione delle primule avviene per seme o per divisione della pianta.
Come abbiamo detto nei paragrafi precedenti, ci sono tantissime specie di primule quindi il periodo giusto per la semina varierà da specie a specie; le primule che rientrano nel genere delicato possono essere seminate durante tutto l’anno, tranne quella Malacoides e Obconica, e devono essere esposte ad una temperatura di circa quindici-sedici gradi coperte con del vetro. I primi germogli si hanno dopo circa quindici-venti giorni.
Come detto più volte, la moltiplicazione per seme è incerta perché non si ha la sicurezza di ottenere nuove piantine uguali a quella madre. Si dovranno posizionare i semi in file parallele ed interrarli leggermente e, successivamente, si coprirà il contenitore con della plastica o vetro per mantenere una corretta temperatura che dovrà essere di circa dodici-quindici gradi e per evitare che il terriccio diventi secco troppo presto. Alla comparsa dei primi germogli bisognerà togliere la plastica e porre il contenitore in una zona maggiormente luminosa e aerata; se all’interno delle nuove nate notate piantine deboli e poco robuste eliminatele. Al raggiungimento di una grandezza sufficiente le piantine saranno pronte per essere trapiantate nei vasi e concimate fino allo spuntare dei boccioli.
Concimazione ed Irrigazione
Abbiamo detto in precedenza che la primula si rinvasa ogni due anni. Nell’anno in cui non avviene questa operazione sarà opportuno rinnovare almeno due centimetri di terreno superficiale con del terriccio nuovo e fresco. Quando la primula comincia a sbocciare bisognerà apportarle del concime liquido mescolato all’acqua di innaffiatura ogni quindici giorni circa fino alla fine della fioritura. Il tipo di concime liquido più adatto deve contenere poco azoto, fosforo e potassio in maggior quantità, ma anche manganese, ferro, zinco, rame, boro ecc., elementi necessari per il corretto sviluppo della pianta.
L’apporto di acqua deve essere costante in primavera ed estate quando le temperature sono più alte, ma fate sempre attenzione a non provocare ristagni idrici molto dannosi per la primula.
Potatura e Raccolta
Potare la primula significa eliminare foglie ingiallite o deboli e secche che sarebbero facilmente vittime di attacchi parassitari. La raccolta delle foglie deve essere fatta nel periodo primaverile prima che la primula fiorisca, quella dei rizomi in inverno e quella dei fiori prima che si schiudano.
Malattie e Parassiti
Questa pianta può essere vittima di diversi attacchi, di parassiti, funghi ecc., oppure di nostri comportamenti poco attenti che possono provocarle dei danni.
La presenza di foglie ingiallite su questa pianta, ad esempio, potrebbe essere sintomo di posizionamento in luogo troppo secco e caldo.
Se invece notate che il periodo di fioritura diventa più breve, vorrà dire che la pianta sarà stata messa in un luogo con temperatura troppo alta.
La muffa grigia invece è causata da un fungo che si sviluppa maggiormente quando siamo in presenza di elevata umidità.
Un acaro molto fastidioso che attacca moltissime piante e non risparmia nemmeno la primula è il ragnetto rosso. Per prevenire l’infestazione bisognerà mantenere un ambiente umido perché esso prolifera in ambienti secchi e aridi, nel caso d’infestazione già avvenuta procedere con la somministrazione di antiparassitari. Questo acaro attacca le foglie, le porta all’ingiallimento con successiva comparsa di macchie giallo-marroni e la conseguente caduta.
Un altro parassita nemico di questa pianta è l’afide, esso porta alla deformazione di tutta la pianta, succhia le sostanze nutritive della pianta portandola al deperimento. Si consiglia l’uso di insetticidi.
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