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La Pieris f. FOREST FLAME risulta essere un ibrido (probabilmente naturale) fra Pieris floribunda e Pieris japonica, si differenzia per il portamento meno compatto, una maggiore rapidità di accrescimento e i germogli nuovi che hanno un colore che cangia dal rosso-arancio al giallo, molto vistoso. Fiorisce più tardivamente, da metà a fine primavera, producendo pannocchie semierette di fiori bianchi.
Le generalità
Il pieris è un arbusto sempreverde di origini asiatiche con una diffusione endemica sia in Giappone che in Cina . Il portamento di questo arbusto è eretto tendenzialmente tondeggiante con una crescita decisamente lenta . Il pieris non supererà mai l’altezza massima di centonovanta centimetri in altezza . Il suo fusto tende ad assumere un colore scuro formato da una corteccia alquanto decorativa . Inoltre esso risulta particolarmente ricco di rami . La sua chioma appare fitta e tendenzialmente disordinata . Il pieris ha delle foglie ovaloidi ed allungate . La loro lunghezza può arrivare , infatti , fino a sei centimetri . Esse sono di colore verde brillate ed appaiono particolarmente lucide . Le foglie di nuova formazione sono , invece , di colore rosso , spuntano sulla sommità dei rami e formano delle spirali .Per ciò che riguarda i fiori essi sono di piccole dimensioni con la loro tipica forma a campanula e ragruppati in tanti grappoli penduli tendenzialmente di colore bianco ma sparute volte possono assumere un colore rosato .
La fioritura avviene in concomitanza con la fine dell’inverno e l’inizio della primavera . I frutti sono di forma tondeggiante e di colore scuro
Il pieris è una pianta ornamentale ottima come singolo esemplare ma ancora più d’effetto per creare delle magnifiche bordature .
L’esposizione ed il clima
Il pieris non ama particolarmente l’esposizione diretta e costante alla luce del sole , preferisce meglio le postazioni semiombreggiate con poche ore di esposizione diretta preferibilmente nelle ore più fresche della giornata . Questo arbusto va , quindi , tenuto a mezz’ombra nei mesi più caldi dell’anno . In inverno il pieris vive molto bene infatti non temono assolutamente il freddo anche se bisogna fare attenzione a proteggere la pianta dalle gelat.
L’annaffiatura
L’annaffiatura deve essere effettuata cominciando dall’inizio della primavera fino ad autunno innoltrato , quindi dal mese di marzo fino ad ottobre . Una particolare attenzione all’annaffiatura deve essere data se l’arbusto si dovesse imbattere in periodi siccitosi .
Comunque fare attenzione a non rendere , con le annaffiature , il terreno eccessivamente umido . Bisogna infatti fare in modo che tra un’annaffiature e l’altra il terreno rimanga appena umido .
Stesso discorso vale per il periodo invernale nel caso in cui le piogge non dovessero essere sufficienti .
Il terreno e la concimazione
Il pieris ama un terreno particolarmente fertile ricco di materiale organico , deve essere molto ben drenato ma nel contempo abbastanza fresco e sufficientemente umido ma non eccessivamente .
Questo arbusto , inoltre , deve vivere in un terreno spiccatamente acido . Per creare il suo terreno ideale si dovrà usare della torba con non molta sabbia e del terriccio composto con delle foglie .
La concimazione deve essere effettuata verso il periodo autunnale . Essa dovrà essere effettuata interrando una buona quantità di concime organico abbastanza maturo o in alternativa si potrà optare per un concime a lento rilascio
La moltiplicazione
La moltiplicazione del pieris può essere effettuata in tre modi : per seme , talea e propagine .
Il metodo più semplice rimane quello per propagine . La moltiplicazione per propagine deve essere fatta verso settembre . Bisogna piegare un ramo , scegliere il più giovane , e piegandolo fino a terra verrà fissato con molta cautela ma nel contempo in modo da stabilizzarlo in quella posizione .
In questo modo il ramo dovrebbe radicare senza problemi . Una volta che il processo di radicazione è compiuto bisognerà attendere un paio d’anni per avere la certezza che l’attecchimento- sia avvenuto completamente e nelle migliori condizioni . Dopo aver appurato questo la nuova pianta potrà essere recisa e messa a dimora .
Per la moltiplicazione mediante seme bisognerà piantarlo in terreno aperto durante il periodo primaverile .
Infine l’ultimo metodo preso in considerazione è per talea . La talea dovrà essere prelevata verso la fine dell’estate , indicativamente verso agosto , da rami quasi maturi . La porzione di ramo da recidere dovrà essere di una lunghezza di una decina di centimetri . Una volta prelevata la talea sarà opportuno piantarla nella sabbia mantenendola in un ambiente fresco ed umido fino all’avvento della primavera . Verso aprile , infatti , le talee , una volta terminato il processo di radicazione , dovranno essere trapiantate in vasetti massimo di dieci centimetri . Questi dovranno essere riempiti con una miscela in parti uguali di torba e terriccio formato da foglie . Per mettere a dimora le nuove piantine sarà comunque meglio aspettare due anni e tenerle al riparo il più possibile dal freddo .
Pieris: Malattie e parassiti
Il pieris teme alcune tipologie di attacchi che vengono perpetuati contro questo arbusto . In particolare i più dannosi sono il marciume radicale e la clorosi ferrica mentre non ha problemi dal punto di vista dei parassiti .
Il marciume radicale è favorito da un ambiente particolarmente umido .
La pianta non ha una crescita regolare abbinata con ingiallimento ed avvizzimento delle foglie .
Se la pianta vive in vaso bisognerà cambiare immediatamente tutto il terreno ed agire con un fungicida specifico .
La clorosi ferrica , invece , è una carenza sintesi clorofilliana dovuta da insufficiente apporto di ferro . Le foglie di una pianta affetta da clorosi appaiono giallognole e decisamente inferiori a piante non ammalate . Usare abbondantemente del concime a base di chelati di ferro .
Informazioni aggiuntive
Vaso | 17, 23 |
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