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Osmanthus

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Confronta
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Caratteristiche

L’Osmanto è una pianta originaria dell’Asia, appartenente ad un genere che comprende 15 specie di arbusti di specie sempreverdi. L’osmanto è un arbusto o piccolo albero originario dell’Asia orientale e in particolare della Cina: qui è conosciuto, apprezzato e impiegato, per le sue virtù aromatiche e medicinali, almeno da 2000 anni. Il nome osmanthus deriva dal greco e sottolinea proprio la sua caratteristica peculiare di avere fiori e foglie deliziosamente profumati.In Italia è conosciuto da molto tempo ed è diventato un arbusto di uso comune, specialmente nelle aree dal clima temperato, quindi nel Centro-Sud, sulle coste e in prossimità dei grandi laghi.

Foglie

Le foglie dell’Osmanto sono opposte e dentellate. Per quanto riguarda invece i fiori:, sono piccoli, bianchi, riuniti in grappoli e compaiono sia nell’ascella delle foglie che alla fine dei rami.

Parlando dei frutti di questa specie invece, sono carnosi e ovoidali di colore bluastro.

Caratteristiche generali Osmanthus

Il genere Osmanthus comprende circa 50 specie di arbusti o alberi appartenenti alla famiglia delle Oleaceae, la stessa dell’ulivo. Dal punto di vista orticolo le caratteristiche peculiari sono il fogliame persistente, la fioritura primaverile e autunnale (non sempre vistosa) e il potente aroma che rilascia nell’aria.

Vi sono varietà più o meno compatte: le dimensioni definitive si possono attestare dai 40 cm fino a 4 metri. È quindi una pianta che si adatta a molti usi e collocazioni diverse.

In generale è piuttosto resistente e adattabile in quanto a terreno e necessità idriche. Alcune specie sono invece abbastanza delicate per quanto riguarda l’esposizione alle basse temperature: è bene quindi valutare bene questo aspetto prima di inserirne uno nel nostro spazio verde.

Questo arbusto si riconosce facilmente grazie alle sue foglie persistenti, coriacee e molto lucide. Alcune hanno il bordo liscio, altre invece presentano delle dentellature e delle spine che le rendono molto simili a quelle dell’agrifoglio (che però le ha alterne). I fiori, raccolti in mazzi o pannocchie ascellari o apicali, sono per lo più bianchi o aranciati. La produzione primaverile avviene sui rami dell’anno precedente, quella autunnale sui rami cresciuti nell’annata. La maturazione dei frutti, anch’essi decorativi, avviene verso ottobre. Hanno l’aspetto di bacche dal violaceo al marrone, simili a piccole prugne o olivette, dotate di nocciolo interno.

I fiori

Compaiono in settembre-ottobre (fine agosto nelle zone più calde) e sono profumati, bianchi, tubolosi, riuniti in grappoli ascellari.

I frutti sono di colore blu scuro.

Esposizione

in pieno sole o semiombreggiata al riparo dai venti freddi. Temperatura: nelle regioni con inverni freddi è necessario ritirarlo in ambiente chiuso. Annaffiature: abbondanti in primavera e estate; In linea generale l’osmanto, e in particolare le specie più profumate, predilige climi caldi e secchi.

Al Nord e nelle zone pedemontane è consigliata l’esposizione in pieno sole e possibilmente a ridosso di un muro, in maniera che la pianta risulti un poco protetta dal freddo invernale e dai venti.

Al Centro-Sud e sulle coste è invece possibile (o in alcuni casi consigliabile) un’esposizione leggermente più ombreggiata, magari ad Ovest.

Terreno

Gli osmantus crescono in tutti i terreni da giardino, ma preferiscono quelli acidi e un po’ sabbiosi. Il suolo ideale deve essere profondo, neutro, ben drenato, ma non eccessivamente povero: in questa maniera sarà stimolata anche la crescita vegetativa, che diversamente risulterebbe veramente lenta.

La pianta si adatta bene comunque anche a suoli poveri, calcarei, sassosi o eventualmente anche limacciosi. Per questo è ideale, per esempio, da inserire nei giardini costieri e si sposa alla perfezione con le essenze della macchia mediterranea.

Vanno assolutamente evitanti, invece, i substrati umidi, mal drenati e freddi che porterebbero l’esemplare a sicuro deperimento.

Concimazioni

in primavera si dispone sopra le radici una strato di torba o di letame indecomposto. Se la crescita è troppo lenta somministrare un fertilizzante completo.

 

Moltiplicazione

in luglio si tagliano talee di legno maturo o semimaturo lungo 10 cm e si piantano in cassone a letto caldo a circa 20 gradi in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali. Le talee radicate si trapiantano in vasi, con terriccio universale e si fanno svernare in cassone freddo. Nell’aprile successivo si piantano e si coltivano per due anni prima di metterle a dimora.

 

Parassiti

Non sono soggette all’attacco di parassiti. Raramente vengono attaccate da parassiti, ma il più frequente è senz’altro la cocciniglia.

 

Clima

Contrariamente a quanto si crede vi sono osmanti molto rustici, capaci di sopportare temperature intorno ai -17°C e adatti a quasi tutto il territorio italiano. Bisogna però precisare che alcune varietà sono spiccatamente eliofile e termofile, conseguentemente un lungo periodo freddo invernale non farebbe altro che scoraggiarne la già lenta crescita, oltre a causare disseccamenti dei rami. In definitiva, per le regioni settentrionali, il consiglio è di scegliere tra le varietà meno sensibili e di prediligere un posizionamento caldo e riparato.

Può essere utile, inoltre, una spessa pacciamatura (e coibentazione dell’eventuale vaso) e l’uso di coperture con tessuto non tessuto.

Irrigazioni

Per garantire un buon attecchimento si deve essere assidui con le somministrazioni per almeno i primi due anni dall’impianto. In seguito la pianta si rivelerà quasi autonoma, anche se il nostro intervento, di tanto in tanto, specialmente durante i mesi più caldi, non potrà che essere di stimolo alla crescita e fioritura.

 

Messa a dimora

Gli esemplari sono generalmente venduti in vaso. Il momento migliore per procedere è quasi ovunque la primavera, attendendo che il terreno si sia già scaldato e risulti ben lavorabile. Tuttavia, nelle regioni a clima particolarmente mite, l’impianto autunnale ci può aiutare fornendoci una pianta già parzialmente affrancata all’arrivo della bella stagione e quindi una più veloce ripresa vegetativa.

La distanza ideale tra un osmanto e l’altro va da 1 a 3 metri, a seconda delle dimensioni definitive che dovrà raggiungere. Nel caso vogliamo creare una siepe è però possibile scendere anche fino a soli 80 cm, in maniera da ottenere velocemente un risultato pieno.

Come procedere?

Scaviamo una buca profonda e larga il doppio del pane di terra. Sul fondo creiamo uno strato drenante spesso. Mescoliamo la terra estratta con almeno 1/3 di sabbia, una buona quantità di stallatico maturo e un po’ di ghiaia. Dopo aver inserito l’esemplare copriamo e compattiamo, irrigando poi abbondantemente.

Cure colturali

Si tratta di arbusti molto semplici da coltivare e che non richiedono una manutenzione assidua, anche grazie alla crescita lenta.

Può essere utile in autunno spargere abbondante stallatico maturo nell’area coperta dalla chioma e in primavera un prodotto a lento rilascio specifico per piante verdi.

Potatura

Come abbiamo detto l’osmanto ha una crescita moderata e perciò raramente necessita di interventi sotto questo punto di vista. Si può tranquillamente decidere di non potarlo.

I primi anni dalla messa a dimora è assolutamente preferibile astenersi da qualsiasi intervento per lasciare alla pianta il tempo di adattarsi e cominciare a crescere.

Ecco come eventualmente procedere a partire dal terzo anno, sia sugli esemplari singoli, sia sulle siepi.

– Le varietà a fioritura primaverile (prodotta sui rami vecchi) vanno riequilibrate e pulite dai rami danneggiati dal freddo subito dopo l’appassimento dei boccioli. In questa maniera la pianta potrà crescere ancora fino all’autunno e fiorire nuovamente l’anno a seguire.

– Su quelle a fioritura autunnale o tardiva è bene intervenire alla fine dell’inverno, visto che producono i boccioli sui rami sviluppati nell’annata in corso. L’ideale è ridurne la lunghezza di 1/3 al massimo.

Se la fioritura non ci interessa e perseguiamo una siepe formale o l’arte topiaria, possiamo intervenire in ogni momento visto che l’osmanto, sotto questo punto di vista, è davvero tollerante.

 

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