Generalità
I mandarini sono piccoli alberi o grandi arbusti, originari dell’Asia; i frutti sono di colore chiaro, e hanno un sapore molto dolce e una misura minuta; si differenziano da altri agrumi di piccole dimensioni per avere una forma schiacciata, con una leggera depressione dove il picciolo si attacca al frutto. Sono molto profumati e di coltivazione abbastanza semplice; questi agrumi resistono abbastanza bene al gelo, ma in genere gli alberelli coltivati in zone con inverni molto rigidi tendono a non fiorire o a perdere la maggior parte dei fiori e dei frutti. Il fogliame e i fiori sono molto aromatici. Esistono moltissimi ibridi di mandarino, in genere ibridato con le arance, per dare origine a frutti più dolci, o senza semi, o con la buccia meglio attaccata alla polpa; questa ultima caratteristica è quella che si presenta quasi sempre nelle diverse varietà di mandarino o negli ibridi, questo perché i mandarini con la buccia leggermente distaccata dal frutto tendono a rovinarsi durante il trasporto, e sono quindi di più difficile diffusione sul mercato.
Coltivare i mandarini
I mandarini sono piccoli alberi o grandi arbusti di origine tropicale, che si sviluppano in natura in gran parte dell’Asia; sono piante abbastanza resistenti, che possono sopravvivere senza problemi anche a gelate molto intense, fino ai -10°C; il problema fondamentale sta nel fatto che i frutti sono presenti sulla pianta durante i mesi freddi, e gelate improvvise possono farli cadere prima che maturino; oltre a questo, piante coltivate in zone molto fredde, tendono a non fornire o a produrre fioriture molto scarse. Per questo motivo, la coltivazione dei mandarini avviene in zone a clima mite, con temperature invernali superiori allo zero, o caratterizzate da gelate brevi e di lieve entità. I mandarini necessitano di un terreno fresco, molto ben drenato e ricco; quindi prima di porre a dimora un piccolo albero è bene arricchire il terreno con dello stallatico, ed aggiungere della sabbia, che permetta un corretto defluire dell’acqua, senza che si formino ristagni idrici, che possono causare rapidamente lo sviluppo di marciumi. Le annaffiature devono essere regolari, soprattutto nel periodo estivo, ed è fondamentale evitare di lasciare la pianta all’asciutto per lunghi periodi dell’anno. Negli aranceti di solito si ricorre alla posa in opera di impianti di irrigazione a goccia; questo perché è importante fornire annaffiature regolari, senza però inzuppare eccessivamente il terreno. Le annaffiature invernali saranno invece sporadiche, da fornire solo quando il terreno risulta ben asciutto, e le giornate poco fredde. La potatura e la posa dimora si effettua a fine inverno, generalmente asportando i rami che infittiscono eccessivamente la chioma; di solito, su Alberi a dimora da tempo, la potatura risulta molto leggera e poco invasiva.
Parassiti e malattie
Uno dei problemi più grandi che si hanno con i mandarini riguarda le annaffiature; nell’immaginario collettivo questi alberi sono piante mediterranee, quindi vengono spesso coltivati in condizioni di sole pieno, grande caldo e annaffiature sporadiche. Questo tipo di coltivazione porta le piante ad uno stato di costante sofferenza; chi cerca di rimediare tende poi spesso ad annaffiare con eccessiva regolarità, causando ristagni idrici e marciumi radicali. Oltre a questo, spesso gli agrumi annaffiati con l’acqua del rubinetto di casa tendono a manifestare clorosi, causata da eccesso di alcuni Sali dannosi nel terreno, e carenza di ferro biodisponibile. Tutte queste problematiche si risolvono semplicemente fornendo un buon fertilizzante (possibilmente a lenta cessione all’inizio della primavera) ed annaffiando con acqua non calcarea e con buona regolarità, ogni volta che il terreno si presenta ben asciutto.
I germogli vengono spesso attaccati dagli afidi, soprattutto all’inizio ella primavera. In caso di coltivazione in condizioni scarsamente ventilate e molto calde, si sviluppano con facilità cocciniglie e acari, che rovinano vistosamente il fogliame e possono causare una carenza di fiori e frutti.
Coltivare un mandarino in vaso
Gli alberi di agrumi hanno un aspetto molto decorativo, il fogliame scuro è molto profumato, così come i fiori che sbocciano in primavera inoltrata; per questo motivo molto spesso i mandarini vengono coltivati anche in zone con inverni molto rigidi, ponendoli in vaso, per poterli riparare dal freddo all’arrivo dell’inverno. La coltivazione in vaso presenta delle problematiche salienti particolari. Prima di tutto, è necessario rinvasare questi piccoli alberi almeno ogni 2-3 anni, per ristabilire la fertilità del terreno, aggiungendone di nuovo nel vaso; oltre a questo l’apparato radicale necessita di potersi sviluppare al meglio, e quindi è fondamentale fornire un contenitore più capiente nel corso degli anni. Molto importante anche la quantità e la qualità dell’acqua fornita, che deve essere priva di cloro e calcare e deve venire fornita regolarmente, ma evitando di inzuppare il terreno o di lasciarlo bagnato a lungo. Nelle zone con inverni molto freddi, la prima causa di morte o di perdita del fogliame da parte dei mandarini è causata dalla siccità e non dal gelo. Infatti, per proteggere un agrume in vaso dal gelo, è sufficiente posizionarlo in un luogo soleggiato, a ridosso della casa ed al riparo dal vento. Ma sarà fondamentale fornire annaffiature anche durante il periodo invernale, soprattutto se la pianta non è esposta alle intemperie e si trova coperta da materiale plastico, per ripararla dal freddo. Le annaffiature vanno fornite preferibilmente durante le giornate non eccessivamente fredde, e devono essere poco abbondanti: basta semplicemente inumidire il terreno.
Mandarino: I frutti degli agrumi
Gli agrumi producono dei frutti molto particolari, chiamati esperidi; si tratta di bacche di grandi dimensioni, costituite da una buccia esterna, chiamata flavedo, di colore verde, giallo o arancione, molto aromatica e ricca di oli essenziali; all’interno la buccia diviene spugnosa, asciutta, di colore bianco e di consistenza soffice, viene detta albedo ed ha spesso sapore molto amaro. All’interno della buccia il frutto è diviso in segmenti, chiamati spicchi, costituiti da una sottile pellicola al cui interno sono presenti i semi e minuscole vescicole piene di succo aromatico, molto ricco in vitamina C. Tutti gli agrumi mostrano queste caratteristiche, e si differenziano poi per colore, sapore, aroma, dimensioni e forma. A parte i limoni, tutti gli altri agrumi devono venire colti perfettamente maturi dall’albero, perché una volta colti la maturazione si ferma; in particolare, la gran parte degli agrumi matura prima la polpa della buccia, soprattutto nelle zone di origine, dove gli agrumi mantengono la buccia verde anche a completa maturazione. Alcune zonature verdi o una colorazione completamente verde quindi può non significare nulla per quanto riguarda la maturazione della polpa degli agrumi, che vanno assaggiati prima della raccolta per sapere se sono già dolci e succosi. Per quanto riguarda i mandarini, la raccolta deve venire effettuata con grande attenzione, in quanto la buccia sottile, o leggermente distaccata dalla polpa, può facilmente rompersi quando si stacca il frutto dal piccolo, causando un più rapido deperimento del frutto. Per questo motivo di solito mandarini e mandaranci vengono raccolti tagliando con le cesoie parte del picciolo, e quindi si trovano spesso muniti di piccolo e di qualche foglia.
Informazioni aggiuntive
Vaso | 24, 36 |
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