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Mahonia

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Confronta
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Mahonia

Le mahonie sono arbusti molto apprezzati, in quanto sempreverdi, ben resistenti al freddo ed al caldo, difficilmente attaccati da parassiti, con una bella fioritura a fine inverno. Sono arbusti di media grandezza, e in genere in Italia si coltivano poche specie, tra cui la mahonia aquifolium, di origine nordamericana, e la mahonia japonica, di origine asiatica.Si pongono a dimora in giardino, in vaso o in piena terra, dove raggiungono in genere dimensioni massime vicine ai tre metri di altezza e di larghezza; le mahonie si possono utilizzare come esemplari singoli, o per comporre una siepe. Le foglie sono di colore verde scuro, lucide e ovali, con il margine caratterizzato da alcune spine acuminate; il fusto è scuro e liscio, e la pianta tende a ramificare bene, dando origine a un arbusto abbastanza disordinato e denso.

Verso la fine dell’inverno produce pannocchie apicali di fiori a stella giallo oro, molto profumanti, che attirano api e altri insetti utili; il profumo della mahonia è facilmente percettibile nel giardino di marzo, anche perché poche sono le piante già in fiore. Ai fiori susseguono i frutti, bacche ovali, simili a piccole olive, di colore viola-nero, commestibili.

Coltivare la Mahonia

La Mahonia si coltiva in giardino, preferibilmente in piena terra; non teme il gelo e può essere lasciata all’aperto anche inca so di gelate intense e durature. Si posiziona in luoghi possibilmente semi-ombreggiati, evitando la luce solare diretta per molte ore al giorno, soprattutto in estate.

Ama terreni freschi e sciolti, molto ben drenati, ma tende ad adattarsi a qualsiasi condizione, anche in caso di terreni sassosi o eccessivamente compatti.

Necessita di annaffiature solo nei primi anni dopo l’impianto, e soltanto nella stagione calda, in quanto una volta ben radicata e sviluppata, è una pianta priva di necessità, e tende a sopportare molto bene la siccità. Le piante a dimora da tempo possono accontentarsi dell’acqua delle intemperie.

Si annaffia solo quando il terreno è asciutto da qualche giorno; nella stagione vegetativa si fornisce del fertilizzante mescolato all’acqua delle annaffiature, oppure si sparge attorno alla pianta del concime granulare a lenta cessione.

In genere hanno sviluppo abbastanza lento, e difficilmente necessitano di potature vigorose; occasionalmente, a fine estate, si asportano i rami che portavano i frutti, ed eventualmente i rami secchi, rovinati o poco sviluppati.

Si evita la potatura a fine inverno, per non potare tutti i fiori, ed anche quella autunnale perché la pianta sta già preparando i boccioli per l’anno successivo.

Le bacche in giardino

Molti arbusti da giardino producono bacche decorative di vario tipo, alcune delle quali molto decorative, persistenti sulle piante per mesi e mesi.

La Mahonia è tra queste, le sue bacche scure sono molto decorative, e rimangono sulla pianta per tutta estate; il vantaggio è decorativo per il giardino, anche per il fatto che spesso queste bacche sono zuccherine, e quindi attirano molti uccelli, che le mangiano liberamente, come avviene per il sorbo degli uccellatori.

Molte di queste bacche, oltre ad essere belle e utili, sono anche commestibili, e soprattutto buone; un tempo, quando frutta e verdura erano un privilegio e non un comune bene di consumo, la maggior parte delle piante da bacca venivano considerate una vera e propria risorsa, perché i piccoli frutti venivano utilizzati per preparare confetture e conserve.

In effetti anche le bacche della mahonia possono essere usate in questo modo, anche se hanno un sapore poco zuccherino, leggermente aspro, e quindi la confettura di mahonia ha un gusto particolare, abbastanza aspro.

Cura e annaffiatura della mahonia

La bellezza dei fiori, dei frutti e delle foglie non è la sola ragione che ci porta ad apprezzarle così tanto. Un altro punto a loro favore è senz’altro nelle cure davvero sporadiche che richiedono. Dovremo dedicarci a loro con un po’ più di frequenza solamente nei primi anni dalla messa a dimora.

Irrigazione

Amano i terreni secchi, ma non lesiniamo acqua durante le prime due estati specialmente se viviamo nel Centro – sud e la posizione non è particolarmente ombrosa. In mancanza di precipitazioni irrighiamo almeno ogni 15 giorni.

Per evitare interventi frequenti è consigliato approntare una spessa pacciamatura.

Protezione dal freddo

Anche le varietà più delicate, da adulte, sono in grado di sopportare agevolmente temperature fino a -12°C. I recenti impianti necessitano invece di protezione, specialmente nel Centro-nord e nelle aree montane. Si consiglia quindi di coprire il piede del cespuglio con abbondante materiale organico isolante. Anche la parte aerea andrebbe coperta con appositi teli, per proteggere dal freddo e dai venti rigidi.

Le forti nevicate possono causare la rottura dei rami: evitiamo gli eccessivi accumuli intervenendo per tempo.

Concimazione della mahonia

Per ottenere una buona crescita e favorire fioritura e fruttificazione è importante distribuire con regolarità ammendanti e concimi. In autunno è buona norma coprire il piede con stallatico sfarinato, incorporando poi in primavera, aggiungendo del fertilizzante equilibrato. Per le varietà più sensibili al calcio preferiamo un prodotto per acidofile.

 

Potatura

Gli interventi di potatura non sono necessari. Possono essere utili se vogliamo mantenere più compatto un esemplare, se vogliamo svecchiarlo o in seguito a malattie o traumi di vario genere.

Sui soggetti giovani è bene intervenire dopo la fine della fioritura eliminando la parte apicale: ciò stimolerà un’ulteriore ramificazione, ottenendo esemplari meglio accestiti e più fitti.

Una volta raggiunta la dimensione e la compattezza richiesta le potature si faranno più sporadiche: eliminiamo alla base solamente i getti più vecchi o quelli che vadano nella direzione sbagliata.

Le infiorescenze appassite vanno tagliate solo se non vogliamo che si trasformino in “bacche”.

Parassiti e malattie

Non è raro che gli apici si ricoprano di afidi: la pianta risulterà debilitata e in breve tempo le foglie si copriranno di melata. Interveniamo con prodotti specifici ai primi segnali di infestazione.

Anche l’oidio e la ruggine sono frequenti e possono causare importanti cascole fogliari.

Per il primo è importante usare prodotti specifici per la prevenzione ed evitiamo di bagnare il fogliame.

La ruggine colpisce le parti basse e può essere prevenuta con un rameico.

Informazioni aggiuntive

MIsura

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