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Pianta di kalanchoe nella versione royale, ovvero una selezine superiore. Vaso 5.
La Kalanchoe
La coltivazione della Kalanchoe
Sono diverse le specie di kalanchoe che si possono trovare in vivaio, anche se molto spesso si tratta di kalanchoe blossfeldiana. Questa pianta viene utilizzata sia come pianta da fiore da coltivare in casa, sia per le aiuole del giardino, ma solo per la stagione estiva, in quanto la kalanchoe blossfeldiana teme le gelate, che possono ridurre il fogliame in pessime condizioni, anche in tempi brevissimi. Sono piante originarie di zone a clima caldo, perfettamente adattate alla vita in luoghi esposti alla luce solare diretta per molte ore al giorno. Quindi, sia in casa che in giardino, è bene porre la pianta in modo che riceva il sole, per almeno 4-6 ore ogni giorno, evitando le ore centrali della giornata nei periodi più caldi. altrimenti gli steli floreali tendono ad allungarsi molto e la pianta tende a produrre un numero sempre inferiore di boccioli. Dopo la fioritura, quando tutti i fiori sono appassiti, è bene tagliare lo stelo che li porta, alla base, vicino al centro della rosellina di foglie.
Concimare le Kalanchoe
La kalanchoe in natura vive in terreni non particolarmente ricchi e molto ben drenati; per fare in modo che la fioritura sia continua e che il fogliame sia rigoglioso è bene aggiungere periodicamente del concime alle annaffiature. Con le piante di questo genere è bene non eccedere: si concimano da maggio a settembre, due volte al mese. È bene utilizzare un concime per piante da fiore, molto ricco in potassio e abbastanza povero di azoto. Per verificare che il concime che si sta utilizzando è di buona qualità è bene controllare che tra gli ingredienti siano presenti anche microelementi, quali zinco, ferro e boro. Per avere una pianta sempre bella è consigliabile anche intervenire con il rinvaso, una volta all’anno, a fine inverno. Si utilizza un terriccio molto ben drenato costituito da terriccio universale, mescolato con sabbia lavata o con perlite, o anche con palline di argilla espansa.
I parassiti e le malattie della Kalanchoe
Sono diversi i parassiti e le malattie che possono colpire le kalanchoe, spesso causati da una coltivazione in condizioni non del tutto ideali. Un terreno sempre umido ed annaffiature eccessive, o un utilizzo di fertilizzanti con eccessive quantità di azoto possono favorire lo sviluppo di marciumi del colletto, che rapidamente si espandono a tutto il fogliame, causando la morte della pianta. Conviene attendere che il terreno si asciughi, utilizzando un fungicida contro i parassiti. Un clima particolarmente asciutto invece può favorire la presenza della cocciniglia: un insetto che tende ad annidarsi soprattutto alla base delle foglie, spesso difficile da notare. Contro questo parassita è consigliabile utilizzare appositi insetticidi, effettuando almeno un paio di trattamenti, a distanza di due settimane. Molto spesso le kalanchoe vengono colpite anche dalla cosiddetta muffa grigia, un fungo che attacca la pagine fogliare, causando classiche maculature scure. In questo caso è bene diminuire l’umidità ambientale ed aumentare l’aerazione dal luogo in cui si coltiva la pianta.
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