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La Grevillea rosmarinifolia è un arbusto sempreverde originario dell’Australia; al genere grevillea appartengono circa duecento specie tutte sempreverdi. Il fogliame, come dice il nome latino, è simile a quello del rosmarino, le foglie sono piccole, lineari, aghiformi, appuntite, di colore verde scuro, lucide e cuoiose; l’arbusto ha sviluppo compatto e densamente ramificato, nel complesso ricorda una piccola conifera.Tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera all’apice dei rami sbocciano particolari fiori, riuniti in racemi, sono di colore rosso o rosa, spesso con macchie color crema; sono privi di petali, e costituiti da un singolo calice allungato. Gli esemplari adulti raggiungono i 150-200 cm di altezza, ma la crescita non è rapidissima; le potature in genere non sono necessarie, si interviene talvolta per rimuovere le ramificazioni rovinate dalle intemperie, o per dare forma alla chioma dell’arbusto, che viene spesso utilizzato per dare origine a forme tondeggianti o a cono. Le grevillee sono state introdotte in Europa nel XIX secolo, ma negli ultimi anni stanno riscuotendo rinnovato successo, per la coltivazione abbastanza facile e per la fioritura molto particolare.
La coltivazione della grevillea non è difficile: dobbiamo soltanto tenere presente che, a seconda del nostro clima, può necessitare anche di qualche anno prima di avviarsi e darci grandi soddisfazioni.
Origini e storia
Tutte le piante appartenenti al genere Grevillea provengono dall’emisfero australe e in particolare da Australia, isole dell’Oceania e Asia Sudorientale (Indonesia, Nuova Guinea, Nuova Caledonia). Alcune popolazioni più piccole sono originarie invece dell’Africa meridionale. Questo genere fa parte della famiglia delle Proteaceae e conta all’incirca 250 specie di alberi e arbusti, tutti sempreverdi. Il loro habitat naturale è boschivo: si rinvengono in foreste umide e luminose oppure al limite delle radure. Nelle giuste condizioni sono molto robuste e sono tra le prime a instaurarsi in un territorio dopo incendi o altri eventi naturali che lasciano il terreno spoglio: in alcune aree, per questa loro caratteristica, sono considerate invasive.
Il genere è incredibilmente polimorfo: comprende alberi che possono raggiungere i 30 m di altezza, ma anche arbustini che non superano i 30 cm. Anche il portamento è incredibilmente variabile: da eretto a coprisuolo a rampicante. Non mancano differenze notevoli in fatto di fogliame e colorazione dei fiori. Questi hanno attirato particolarmente l’attenzione degli orticoltori: sono disponibili nel giallo, rosso, arancione e rosa. Non sono dotati di petali, ma hanno l’aspetto di infiorescenze cilindriche simili a spazzolini. La loro produzione è molto prolungata: alcune specie li portano dall’inizio dell’inverno alla fine della primavera, essendo tra le prime piante ad attirare insetti impollinatori quali api e farfalle.
Esposizione
Le piante di Grevillea rosmarinifolia si pongono a dimora in luogo soleggiato, o semiombreggiato; in genere possono sopportare temperature invernali vicine ai -7/-5°C, anche se è opportuno posizionare gli arbusti in un luogo riparato dal vento.
Nelle zone con inverni molto rigidi si consiglia la coltivazione in vaso, oppure è possibile coprire gli arbusti con agritessuto durante i mesi invernali e con materiale pacciamante per proteggere l’apparato radicale.
Con gli anni queste piante tendono ad irrobustirsi e ad essere maggiormente resistenti al clima freddo.
Come abbiamo detto le grevillee amano particolarmente la luce e il calore. Vanno quindi posizionate in tutta Italia in pieno sole: solo nell’estremo meridione può essere adatto l’inserimento in un’area leggermente ombreggiata.
Queste piante sono inoltre particolarmente sensibili al vento, specialmente all’inizio della primavera: per evitarlo scegliamo di collocarle nei pressi di un muro rivolto a Sud o vicino ad altre piante che possano fare da frangivento, senza però togliere luce.
Annaffiature e irrigazione Gravillea
Gli arbusti di Grevillea rosmarinifolia sopportano senza problemi periodi anche prolungati di siccità; per ottenere arbusti sani e vigorosi è consigliabile annaffiare il terreno durante i mesi primaverili ed estivi, attendendo sempre che asciughi perfettamente tra un’annaffiatura e l’altra. In inverno le annaffiature vanno diradate. Controllare ed evitare che si formino ristagni d’acqua.
In autunno interriamo ai piedi dell’arbusto una buona quantità di stallatico ben maturo, o una manciata di concime granulare a lenta cessione.
Le grevillee non temono la siccità e sono per questo molto adatte ai giardini mediterranei sprovvisti di un accesso a fonti d’acqua; è necessario però prestare particolare attenzione durante i primi anni dall’impianto perché le piante giovani sono molto più soggette a seccumi, soprattutto con alte temperature. Consigliamo, quindi, per i primi 2-3 anni, di irrigare piuttosto frequentemente da giugno a settembre, controllando che il terreno risulti sempre leggermente umido sotto la superficie (ma evitiamo accuratamente i ristagni, causa frequente di patologie radicali). Impieghiamo il più possibile acqua piovana o poco calcarea per evitare un eccessivo aumento della salinità che comporterebbe l’avvento di fisiopatie.
In vaso. Le piante in vaso sono molto semplici da curare sotto questo punto di vista: il substrato deve sempre essere fresco. Controlliamo inserendo il dito a circa 1 cm di profondità. Ancora più importante è l’uso di acqua demineralizzata, dato lo spazio ristretto e maggior rischio di accumulo. Evitiamo assolutamente l’uso di sottovasi. Durante la stagione invernale le irrigazioni possono essere molto dilazionate (specie se spostiamo le piante in serra tiepida). Controlliamo solo che il pane di terra non si asciughi mai completamente.
Impianto della Grevillea
Il periodo migliore per mettere a dimora la grevillea è la primavera, quando le temperature minime si siano stabilizzate al di sopra dei 10°C: la pianta, infatti, è spiccatamente termofila ed eliofila. Scaviamo una buca profonda e larga almeno il doppio del pane di terra e creiamo sul fondo uno spesso strato drenante con della ghiaia. Estraiamo la pianta dal vaso (evitando il più possibile di disturbare le radici) e inseriamola nella buca. Copriamo con il terriccio adatto e compattiamo bene. Irrighiamo abbondantemente
Terreno
Le piante di Grevillea rosmarinifolia amano terreni soffici e molto ben drenati, possibilmente sabbiosi; come gran parte delle proteacee anche le grevillee preferiscono terreni leggermente acidi, quindi aggiungiamo alla terra del nostro giardino della torba, o del terriccio specifico per piante acidofile.
La grevillea necessita terreni piuttosto poveri e molto drenanti, con un pH da subacido a neutro. Vanno assolutamente evitati quelli compatti e argillosi che potrebbero causare marciumi radicali, crescita stentata e l’instaurarsi di fisiopatie.
Se il nostro suolo fosse di quel tipo è consigliabile creare una buca molto larga e sostituirlo totalmente oppure mescolandovi una grande quantità di sabbia, creando inoltre uno spesso strato drenante su fondo. Ancora più efficace nel mantenere isolata l’area si rivela l’inserire nella buca un grosso vaso privato del fondo.
Moltiplicazione e propagazione Gravillea
La moltiplicazione di questa varietà avviene per seme, in primavera; per favorire la penetrazione dell’acqua all’interno dei semi è consigliabile grattarli leggermente con carta vetrata molto sottile, oppure incidere la cuticola rigida che li racchiude. In estate è possibile propagare questi arbusti attraverso la preparazione di talee semilegnose.
La propagazione della grevillea a livello casalingo è molto difficile, soprattutto tramite seme.
Si può provare, scarificando precedentemente il grano o lasciandolo per una notte in acqua tiepida. In seguito si porrà in un germinatoio mantenendo una temperatura costante di 15°C e alta umidità. Una luce forte, ma non diretta è di molto aiuto.
Un poco più semplice è la riuscita della talea: si prelevano segmenti semilegnosi di circa 8 cm. Si pongono in una composta molto leggera (metà sabbia o perlite e metà terriccio) e si mantiene sempre umido, mescolando all’acqua un ormone radicante liquido. Copriamo con plastica trasparente e teniamo in una zona ombreggiata, fino a quando non cominceranno a vegetare.
Parassiti e malattie
In genere queste piante, essendo rustiche e resistenti, non vengono colpite da parassiti o da malattie. Se si nota la presenza di qualche patologia è necessario intervenire con tempestività con l’utilizzo di prodotti specifici, così da contrastare efficacemente il problema e mantenere in perfetta salute la propria pianta. In commercio sono disponibili numerosi preparati che vengono impiegati con successo in relazione al tipo di problema che colpisce la pianta.
Le grevillee, se coltivate nelle giuste condizioni, sono molto resistenti e vengono attaccate da patogeni molto raramente. Bisogna solo prestare attenzione ai ristagni idrici e all’acqua, che deve essere il meno calcarea possibile.
Clima per la Gravillea
Ci sono grevillee più o meno rustiche: le più resistenti sopportano temperature intorno a -10°C, ma per brevi periodi, in terreni ben drenati e molto ben riparate dal vento. Valutiamo bene le caratteristiche intrinseche di ogni specie e cultivar.
Bisogna inoltre specificare che le estati lunghe e calde rendono questi arbusti più resistenti al freddo: riescono infatti a far lignificare in profondità i nuovi getti che risulteranno più robusti all’arrivo delle brutta stagione.
In conseguenza di ciò la loro coltivazione in piena terra è da prendersi in considerazione solamente nelle regioni meridionali o nelle aree costiere (ma in una zona riparata dal vento). In tutte le altre zone è largamente preferibile crescerle in vaso in maniera da poterle ritirare in serra fredda (o in una stanza luminosa e leggermente riscaldata) dalla fine di ottobre.
Coltivare la Gravillea in vaso
La coltivazione in vaso può essere effettuata ovunque ed è piuttosto semplice. La grevillea richiede un vaso piuttosto grande e profondo (almeno 40), possibilmente in terracotta (per favorire la traspirazione evitando sia il surriscaldamento sia i marciumi radicali). Sul fondo dobbiamo predisporre uno spesso strato drenante a base di ghiaia o argilla espansa. Buone composte sono quelle adatte alle cactacee o agli agrumi. Se vogliamo preparare noi stessi il substrato dovremo mescolare terra da giardino, sabbia e torba in parti uguali.
Il rinvaso può rendersi necessario ogni anno: lo sviluppo radicale è molto rapido. Va effettuato a metà primavera, prestando attenzione a toccare il meno possibile le radici.
Concimazione e potatura Gravillea
Concimazione
Le piante giovani vanno concimate con prodotti ad alto contenuto di fosforo: questo evita un’eventuale eccessiva e prolungata fioritura che andrebbe a discapito della crescita vegetativa. Somministriamolo ogni 15 giorni se liquido e ogni circa 3 mesi se granulare, dalla primavera all’autunno. Dal terzo anno possiamo invece impiegare un prodotto equilibrato o con una leggera prevalenza di potassio.
Potatura
Non è strettamente necessaria: possiamo intervenire però, da metà primavera all’inizio dell’estate, per accorciare un poco i rami, specialmente per le piante tenute in vaso. In questa maniera si manterranno più compatte e ordinate e l’anno successivo otterremo una fioritura più abbondante.
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