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Erica Africana

18,00

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Confronta
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L’Erica è una pianta perenne sempreverde che ha origine nell’Europa occidentale e mediterranea ed in Africa, ha dei fiori molto belli che variano a seconda della specie, per questo spesso viene utilizzata per decorare i nostri giardini, balconi e terrazzi. Può essere posizionata sia all’interno che all’esterno, l’importante che la temperatura non vada mai al di sotto dei 4-7°C. L’Erica ha bisogno di molta luce e, solo al mattino, sopporta bene anche delle ore di sole diretto. E’ una pianta che cresce a cespuglio e di dimensioni non eccessive.La fioritura dell’Erica avviene nel periodo autunnale-invernale e può essere di molti colori, dal bianco al rosso intenso, la temperatura ideale per questo processo sarebbe tra i 7 e i 15°C e, quanto più rimarrà costante, tanto più sarà prolungato tale periodo; se le temperature fossero più alte i fiori appassirebbero, è quindi buona regola posizionare la pianta in un ambiente fresco ed umido. Tutte le specie di Erica hanno foglie piccole ed aghiformi con una lunghezza che varia da due a quindici millimetri, ricoprono i fusti e possono essere di colore giallo, arancione, rosso in base alla varietà.

L’altezza che può raggiungere l’Erica varia da venti centimetri al metro e mezzo.

All’Erica vera e propria molte volte vengono assimilate piccole piante sempreverdi che appartengono alla stessa famiglia delle Ericacee, la Daboecia e la Calluna, infatti, è bene ricordare che, spesso, le piante che vengono vendute come Erica fanno parte, invece, del genere Calluna ma, di questo solo la Calluna Vulgaris ha particolarità che la rendono simile alle piante di Erica.

Le piante Ericacee, come l’Erica, hanno la singolare caratteristica di avere nelle loro radici un fungo, l’Hymenoscyphus ericae, esso è molto importante perché fa sì che queste piante abbiano a disposizione azoto e fosforo (elementi molto importanti per il loro sviluppo) che, a causa del terreno troppo acido, non potrebbero avere.

Terreno e Tecniche Colturali

Il terreno preferito dall’Erica è acido, assolutamente non calcareo, composto da terra di foglie e terra d’Erica a cui saranno unite torba e sabbia per favorire il drenaggio. La moltiplicazione dell’Erica avviene per talea. In un periodo che va dalla primavera alla fine dell’estate, dalla pianta madre, si prelevano delle talee che dovranno avere una lunghezza di circa cinque centimetri. Usare sempre un coltello affilato e ben pulito. A questo punto si elimineranno le foglie più basse, si praticheranno dei buchi in contenitori riempiti con torba umida e sabbia grossa e si pianteranno le talee prima prelevate; ricopriremo il contenitore con della plastica, lo porremo in un luogo all’ombra dove sarà presente una temperatura di circa 18-24°C. Lasciare ora che le talee mettano le radici. Controllate sempre che il terriccio sia umido e, se necessario bagnatelo con dell’acqua non calcarea. Quando i primi germogli saranno sbocciati, bisognerà togliere la plastica e sistemare il contenitore in una zona con maggior luce; raggiunti i 6-7 centimetri di altezza e diventate più robuste, le piantine sono pronte per essere trapiantate in un vaso.

Si dovrà potare l’Erica ogni anno dopo il periodo della fioritura, accorciando i rami ed eliminando i fiori appassiti.

Concimazione ed Irrigazione

Il concime di cui ha bisogno la pianta dell’Erica è di tipo liquido e va somministrato ogni quindici giorni insieme all’acqua d’innaffiatura dall’inizio della primavera alla fine dell’estate. Questo concime dovrà contenere tutti gli elementi necessari alla crescita dell’Erica: Azoto, Fosforo, Potassio, Ferro, Manganese, Rame, Zinco, Boro, Molibdeno. Come detto in precedenza, l’Erica necessita di un terreno costantemente ma non eccessivamente umido, quindi la si innaffierà in modo regolare ma mai apportandole troppa acqua. Fate attenzione, ricordate che questa pianta non ama il calcare, sarà opportuno, in caso di acqua ricca di questa sostanza, innaffiare con acqua piovana o demineralizzata. Nebulizzate in modo frequente la chioma dell’Erica.

Malattie e Parassiti

Anche questa pianta ha dei nemici che possono crearle problemi e, in alcuni casi, portarla alla morte. Molti fastidiosi parassiti come il ragnetto rosso, le cocciniglie ecc., la prendono di mira arrecandole danni più o meno gravi. Di seguito vi spiegheremo l’azione di questi parassiti, i sintomi che la pianta manifesta quando ne è vittima e i probabili rimedi.

Se notate che le foglie cadono e i fusti presentano una sorta di fragilità, vuol dire che siete stati troppo scarsi con l’apporto di acqua. Per ovviare a questo inconveniente, intensificate le irrigazioni senza però mai esagerare. Come detto sopra, nebulizzate la chioma ogni giorno. Ragnatele e foglie sfumate di un colore rossastro sono sintomo della presenza del ragnetto rosso. Per sconfiggere questo acaro bisogna aumentare l’umidità dell’ambiente, situazione non gradita a questo fastidioso insetto. Se l’attacco fosse massiccio usare prodotti specifici. Anche le cocciniglie sono nemici della pianta dell’Erica. Essi, la stimolano a produrre sostanze zuccherine portandola a deperimento e rendendola molto vulnerabile ai vari attacchi. E’ consigliabile l’uso di anticoccidici.

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