Ambiente ed esposizione
I coleus vanno posti in un luogo luminoso; è possibile esporli anche alla luce diretta del sole che favorirà una colorazione brillante delle foglie. La temperatura più adatta alla coltivazione di queste piante va dai 20 ai 25 gradi ; sopportano bene anche temperature più alte, ma non sopravvivono a temperature molto basse, per questo motivo in inverno non devono essere esposte ad una temperatura inferiore ai 12 gradi.
Terreno
Per una migliore coltivazione del coleus si consiglia di utilizzare un terreno fertile e leggero; è preferibile aggiungere al terriccio della torba e della sabbia; la sabbia favorirà il drenaggio dell’acqua.
Messa a dimora e rinvaso
I coleus vengono messi a dimora in tarda primavera; si scava una buca abbastanza profonda, si estrae la pianta dal suo vaso, si libera dalla terra in eccesso, facendo attenzione a non danneggiare le radici, e si pone nella buca; si ricopre con del terriccio fertile, si compatta la terra e si annaffia abbondantemente. Il rinvaso va fatto due o tre volte per stagione; bisogna trasferire il coleus in un vaso leggermente più grande del precedente, cercando di non arrecare danni alla pianta.
Annaffiature
Il coleus ha bisogna di molta acqua; in primavera e in estate, quindi, è bene annaffiare molto con acqua a temperatura ambiente, mentre in autunno e in estate le annaffiature vanno diminuite; bisogna evitare i ristagni d’acqua che provocherebbero gravi danni alla pianta, ma la terra deve restare sempre umida tra un’annaffiatura ed un’altra.
Concimazione
I coleus vanno concimati dall’inizio della primavera, alla fine dell’estate, mentre nelle altre stagioni la concimazione va sospesa; si consiglia di utilizzare un concime liquido che contenga azoto, fosforo e potassio, che va mescolato all’acqua delle annaffiature; il trattamento va ripetuto ogni quindici giorni.
Riproduzione
Il coleus si riproduce per seme e per talea. La semina va effettuata nei mesi di gennaio-febbraio; i semi vanno posti in un contenitore con terriccio fertile che deve essere sempre umido, e vanno ricoperti con un telo di plastica, che servirà a proteggerli. Dopo poche settimane (o in certi casi dopo mesi) i semi cominceranno a germogliare; a questo punto si toglie il telo di plastica e, una volta che le piantine saranno cresciute, potranno essere trapiantate nel loro vaso definitivo. Le talee possono essere prelevate da aprile a settembre; bisogna tagliare un rametto di circa 8-10 cm con un coltello affilato e soprattutto pulito, in modo da evitare infezioni alla pianta, e sistemarlo in un vaso con torba e sabbia; quando spunteranno i primi germogli vorrà dire che la talea ha radicato e una volta che la piantina si sarà irrobustita potrà essere trasferita nel vaso definitivo.
Potatura
I coleus non hanno bisogno di una vera e propria potatura, basta tagliare gli apici vegetativi dei rami e gli steli dei fiori; questa cimatura porterà il coleus a produrre nuovi rami, e in questo modo la pianta avrà un aspetto più compatto e sarà più rigogliosa. Vanno eliminate anche le parti secche e danneggiate. Queste operazioni vanno effettuate con strumenti affilati e puliti, per non danneggiare la pianta.
Fioritura
Il periodo di fioritura varia a seconda della specie. I fiori sono molto piccoli, sono riuniti in un’infiorescenza a pannocchia e possono essere di colore rosso, bianco, blu, viola. Il coleus non viene coltivato per i fiori, che non sono particolarmente belli, anzi si consiglia di tagliarli per evitare che la pianta sprechi energia e in modo che tutte le sostanze assorbite siano utilizzate per lo sviluppo delle foglie, maggiormente apprezzate.
Malattie e parassiti
Il coleus è abbastanza resistente alle malattie e ai parassiti. Può, però, essere attaccato dalle cocciniglie, che determinano la comparsa di macchie sulla pagina inferiore delle foglie; in questo caso si può intervenire lavando la pianta con una spugna, per togliere manualmente il parassita, oppure usando un antiparassitario specifico. Anche gli afidi possono danneggiare il coleus; il rimedio consiste nell’usare un insetticida specifico.
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