Carrubo coltivazione
Il carrubo è una pianta da frutto coltivata anche a scopo ornamentale nei giardini e nei parchi pubblici per la sua rusticità, longevità e per la frescura che regala la sua folta tondeggiante.
Caratteristiche Carrubo – Ceratonia siliqua
Il carrubo, Ceratonia siliqua, è un albero sempreverde della famiglia delle Fabaceae ( Caesalpiniaceae) originario dell’Asia Minore e della Siria, diffuso e coltivato in tutte le le zone caratterizzate da un clima mite.
In Italia la Ceratonia siliqua viene coltivata a scopo ornamentale nei giardini mediterranei e come albero da frutto è diffuso in Campania, Lazio, Calabria, Puglia, Sardegna e soprattutto in Sicilia.
Il carrubo è provvisto di grosso apparato fascicolato che si approfonda nel terreno a molti metri di profondità. La parte aerea è composta da un tronco quasi lineare che si ramifica verso l’alto dando origine a un chioma espansa che sembra un grande ombrello.
L’albero del carrubo anche se ha una crescita molto lenta negli anni può superare anche i 10 metri di altezza.
Il fusto, robusto e vigoroso, presenta una corteccia marrone-grigiastra quasi liscia.
Le foglie sono composte, paripennate e a margini interi. Ciascuna foglia è formata da 2 a 5 paia di foglioline coriacee, ovoidali-ellittiche di colore verde scuro sulla pagina superiore e verde più chiaro su quella inferiore.
I fiori, molto piccoli, privi di corolla e poco decorativi, compaiono sulla corteccia dei rami, riuniti in numerose e dense infiorescenze erette di colore verde-rossastro.
Il carrubo è pianta dioica (sessi separati) e pertanto i fiori maschili e quelli femminili non si trovano sulla stessa pianta. La fecondazione avviene per mezzo degli insetti pronubi come le api ma è anche anemofila (per mezzo del vento). I fiori per trasformarsi in frutto impiegano un anno.
I frutti, chiamati carrube, sono dei particolari baccelli cuoiosi, lunghi dai 10 ai 20 centimetri che da verdi quando sono freschi virano al marrone scuro a maturazione completa. I baccelli del carrubo sono chiamati lomenti in quanto risultano divisi in segmenti in corrispondenza di ciascun seme. Esternamente le carrube presentano un involucro molto duro che riveste una polpa carnosa, pastosa e zuccherina che diventa dura man mano che dissecca.
I frutti permangono per molto tempo e pertanto sulla stessa pianta capita di vedere, allo stesso tempo, i frutti secchi, di colore marrone, e frutti freschi e immaturi, di colore verde.
I semi, chiamati carati, sono sferici, appiattiti, molto duri e di colore marrone scuro. I semi freschi del carrubo sono dotati di una’alta capacità di germinazione.
Fioritura: il carrubo fiorisce in autunno.
Coltivazione del Carrubo
Esposizione: anche se si sviluppa abbastanza forte e rigogliosa nei luoghi semiombreggiati
ama quelli soleggiati per molte ore al giorno. Teme il gelo e le temperature al di sotto dei – 5° C. Il clima ottimale è quello caldo-secco. Non teme i venti salmastri ma la sua crescita è rallentata dagli inquinanti atmosferici dei grandi centri urbani.
Terreno: il carrubo è una pianta rustica che si adatta a qualunque tipo di terreno, calcareo, roccioso o sabbioso, purchè ben drenato. I ristagni idrici sul suolo ne danneggiano gravemente l’apparato radicale .
Annaffiature: poichè ama il suolo arido, sopporta molto bene anche i periodi di prolungata siccità. Le piante coltivate per la produzione dei frutti vanno però irrigate regolarmente soprattutto durante il periodo della fioritura e della maturazione dei frutti. Le piante giovani ed impiantate da poco vanno annaffiate con maggiore frequenza per favorirne la crescita e lo sviluppo.
Concimazione: anche se si tratta di una pianta da frutto poco esigente in fatto di concimazione si consiglia comunque di somministrare ai piedi delle piante soprattutto se giovani, del concime organico ben maturo o del concime granulare bilanciato a lento rilascio a fine estate, in primavera, meglio se dopo la fioritura.
Impianto o messa a dimora
Le piante di carrubo vanno impiantate in buche larghe e profonde il doppio del pane di terra che avvolge le radici e in filari distanti tra dai 3 a i 5 metri. Per la produzione dei frutti, come per il Kiwi, per 20 -25 piante femminili impiantate occorre almeno un esemplare di carrubo maschile in quanto, come già detto, l’impollinazione è entomofila.
Se lo spazio è ridotto e non si vuole rinunciare alla produzione delle carrube basta innestare sulla pianta femmina alcuni rami di piante maschili.
Fruttificazione del carrubo
Le piante di carrubo coltivate in condizioni ambientali ottimali inizieranno a dare frutti dai 4-5 anni in caso contrario dopo circa 8 anni.
Raccolta delle carrube
La raccolta della carrube si effettua a partire dal mese di agosto e si prolunga fino alla fine di ottobre periodo in cui sono completamente mature e di colore marrone scuro.
Come per le noci o le olive, la raccolta viene fatta con la bacchiatura e consiste nello scuotere con una lunga pertica le carrube mature che una volta colpite cadono a terra o su teli predisposti intorno all’albero.
La bacchiatura è un’operazione che va fatta da esperti per evitare di danneggiare la fioritura.
Conservazione delle carrube
Dopo la raccolta le carrube vengono fatte essiccare al sole per 2-3 giorni e poi conservate in cassette e sacchi di tela.
Potatura
Il carrubo non necessita di veri e propri interventi di potatura in quanto la pianta, come abbiamo già detto, cresce molto lentamente ma, vanno comunque recisi i rami secchi, quelli malati e qualche ramo interno della chioma per favorire la penetrazione dei raggi solari e l’arieggiamento.
Parassiti e malattie Carrubo
La pianta è sensibile all’ oidio o mal bianco che forma depositi biancastri sulle foglie; le radici superficiali e la base del fusto sono compromessi dall’armillaria un fungo che nel tempo provoca un deperimento generalizzato e il rapido disseccamento dei rami nella porzione più alta e periferica della chioma.Tra i parassiti animali teme l’attacco della cocciniglia e del rodilegno giallo.
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