Le Calle
Con il nome comune calla si indicano alcune specie di piante rizomatose, originarie dell’ Africa centrale e meridionale, molto diffuse in coltivazione; il nome botanico è zantedeschia, e la specie più diffusa è zantedeschia aetiopica, una pianta di dimensioni medio grandi, con lunghe foglie e infiorescenze che possono raggiungere il metro di altezza, con vistose brattee bianche. Le calle bianche vengono comunemente coltivate in giardino, in luogo riparato, luminoso ma semi-ombreggiato, e fioriscono nei mesi tardo primaverili ed estivi.In vivaio troviamo altre specie di zantedeschia, alcune anche ibride, di dimensioni minori con brattee vivacemente e variamente colorate; queste calle vengono spesso coltivate come piante da appartamento, in modo da poter godere dei fiori già a partire da gennaio o febbraio, fino a primavera inoltrata. Spesso si tratta di ibridi della specie zantedeschia remannii, specie abbastanza rustica e resistente, che però teme il gelo, e quindi non può venire coltivata in giardino, se non nelle regioni con clima invernale molto mite.
Coltivare le calle da appartamento
Le calle sono molto diffuse come piante in vaso, da coltivare in casa o sul terrazzo, in quanto nonostante necessitino di poche cure, è possibile ottenere dallo stesso rizoma più fioriture, sempre migliori di anno in anno. Si coltivano in vasi capienti, con un buon terriccio ricco e soffice, in modo che i grossi rizomi possano sviluppare con facilità un buon apparato radicale; generalmente le calle ibride tendono a svilupparsi al meglio in contenitori non eccessivamente capienti, è in ogni caso bene evitare di mettere un numero eccesivo di rizomi nello stesso vaso, tutti assiepati. Per coltivare le calle colorate in vaso in genere si pongono un paio di rizomi in un vaso con diametro 25, scegliendo due rizomi della stessa varietà avremo un effetto più pieno e ricco di fiori. In natura le zantedeschie sono piante che si sviluppano in zone abbastanza umide, per coltivarle al meglio dovremo cercare di imitare questo tipo di clima, mantenendo il terreno sempre leggermente bagnato, ma non inzuppato d’acqua, attendendo che asciughi un poco prima di annaffiare nuovamente. Purtroppo non è possibile indicare una regola ferrea per l’annaffiatura delle calle, in quanto il clima esterno o di casa influisce moltissimo sulle necessità idriche delle piante; quindi dovremo armarci di pazienza e immergere le dita nel terreno, che dovrà sempre essere fresco e umido, ma non bagnato zuppo. Le annaffiature dovranno essere piuttosto regolari da febbraio-marzo, ovvero da quando i rizomi cominciano a germogliare, fino a quando il fogliame comincia ad ingiallire, in estate.
Calle colorate in inverno
Per permettere alle piante il riposo vegetativo invernale, non appena il fogliame comincia ad ingiallire, sospendiamo le annaffiature. Le concimazioni si forniscono soltanto nel periodo di fioritura, quindi tra marzo e maggio. In piena estate le piante di calle colorate tendono ad ingiallire e a disseccare completamente la parte aerea: in questo periodo dell’anno possiamo riporre i vasi in luogo fresco, buio e asciutto, in modo che i rizomi entrino in riposo vegetativo; riprenderemo con le annaffiature, e sposteremo il vaso in luogo luminoso, a fine inverno, quando le piante cominceranno a germogliare, per produrre nuove foglie. La calla colorata è più delicata della calla bianca perciò il riposo vegetativo è bene che avvenga dove le temperature si mantengono superiori o pari allo 0°C.
Il fogliame delle bulbose
Le piante di calla fioriscono per un periodo abbastanza prolungato, che dura svariate settimane; le piante rimangono verdi e rigogliose per alcuni mesi dopo la fioritura, e quindi nel vaso avremo soltanto le foglie. Per fortuna le foglie di zantedeschia sono molto rigogliose e decorative, e producono un bel cespuglietto verde scuro, spesso maculato di bianco.
I bulbi, i rizomi, i cormi, immagazzinano sostanze di riserva, che utilizzeranno l’anno successivo per produrre i loro bellissimi fiori; in pratica potremmo quasi dire che dal momento dei primi germogli fino a fine fioritura le piante di bulbose utilizzino solo le sostanze immagazzinate l’anno precedente, senza prelevarne di nuove dal terreno o dalla fotosintesi. In effetti avviene qualcosa di simile, e quindi è molto importante permettere a queste piante di immagazzinare una buona quantità di sostanze di riserva, o l’anno successivo avremo fioriture scarse o addirittura inesistenti.
Tali sostanze di riserva, in genere amidi, vengono prodotte dalla pianta attraverso la fotosintesi clorofilliana; è quindi di fondamentale importanza che ci si prenda cura delle foglie anche dopo la fioritura, in modo che si sviluppino forti e rigogliose, per permettere alla pianta di immagazzinare una buona quantità di sostanze di riserva, e quindi avere una bella fioritura l’anno successivo.
Lasciamo quindi che le piante abbiano uno sviluppo quanto più possibile simile a quello naturale, evitando di tagliare le foglie quando sono ancora verdi e carnose, ma attendendo invece che dissecchino naturalmente, indicandoci che i rizomi sono pronti per il riposo vegetativo invernale.
Un altro motivo per cui spesso capita che le bulbose negli anni producano fiori sempre più piccoli e di scarsa qualità, è dovuto al fatto che nei vasi abbiamo posto un eccessivo numero di bulbi, che con il tempo tendono anche a ingrandirsi o moltiplicarsi; per questo motivo a fine stagione vegetativa, prima di riporre i rizomi in luogo fresco e buio, per il riposo vegetativo, è bene spostarli in vasi più capienti, o dividerli se tendono a moltiplicarsi.
Il rinvaso è una pratica fondamentale per chi vuole coltivare le bulbose in vaso, che si tratti di calle, ma anche di tulipani o giacinti: un numero eccessivo di bulbi nello stesso vaso può portare a scarse fioriture l’anno successivo.
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