Generalità
Le buddleia costituiscono una famiglia di circa cento arbusti, sia sempreverdi che decidui, originari dell’Asia e del sud Africa, diffusi anche in Europa e nel continente Americano. Sono costituite da ciuffi di lunghi steli arcuati, ricoperti da lunghe foglie lanceolate, verde scuro, con la pagina inferiore bianca o grigia. Dall’inizio dell’estate fino all’autunno producono grandi spighe di bellissimi fiorellini tubolari, profumati di miele e molto colorati, rosa, bianchi o lilla, che attirano le farfalle.
Budleia
Le buddleie sono arbusti di facile coltivazione, dalla lunga fioritura e sono disponibili in moltissimi colori e dimensioni. Per questo risultano molto diffuse nel nostro paese, in Europa e negli Stati Uniti, benché siano originarie dell’Asia, dell’Africa e dell’America del Sud.
Negli ultimi anni sono diventate sempre più popolari nei nostri giardini, principalmente grazie alla loro capacità di attirare insetti, in particolar modo farfalle variopinte (sono infatti anche note come “arbusti delle farfalle”.
È importante però far notare che questi vegetali sono divenuti molto invasivi, soprattutto lungo il corso dei fiumi, togliendo spazio a essenze autoctone. In alcune regioni si tratta di un vero allarme e si sta pensando seriamente di limitarne la vendita e la messa a dimora.
Per arginare i possibili danni è di estrema importanza monitorare le piante e tenerle sempre pulite eliminando il prima possibile le pannocchie florali esauste, assolutamente prima che vadano a seme.
È infatti proprio l’estrema capacità di autodisseminarsi che rende la buddleia così invasiva. Un solo esemplare, se non controllato, può produrre in un solo anno fino a 3 milioni di semi che, tra l’altro, germinano con grande facilità.
Esposizione
Le buddleie preferiscono posizioni molto luminose, sia al sole che all’ombra parziale. Solitamente non temono il freddo, anche se in luoghi con inverni molto rigidi può accadere che la parte aerea si secchi completamente, in primavera rispunterà una pianta nuova. Le B. davidii vanno potate vigorosamente in primavera, per ottenere fioriture prolungate; altre specie, come B. globosa o B. covillei, vanno potate dopo la fioritura, poichè producono fiori sul legno dell’anno precedente. Per prolungare la fioritura cimare le spighe di fiori appassiti.
Storia e descrizione
Le buddleie sono tutte originarie dei tropici, in particolare dell’Asia, dell’America Latina e del Sudafrica e si tratta quasi sempre di arbusti dal fogliame persistente. Prendono il nome dal reverendo Adam Buddle, autore di un importante erbario dell’inizio del XVIII secolo.
La prima a giungere in Europa fu la B. globosa. Inizialmente venne considerata delicata e da crescere in serra, ma presto venne spostata all’esterno visto che sopportava egregiamente anche gli inverni inglesi.
La specie più diffusa, ad ogni modo, è senza dubbio la Davidii. Originaria della Cina venne rinvenuta dagli inglesi nel 1887 e prese il nome da un padre gesuita che viveva in quei luoghi.
Sempre dalla Cina proviene la B. alternifolia, introdotta nel vecchio continente nel 1914. Si rivelò la più rustica e resistente a condizioni estreme.
Vale la pena di menzionare anche la b.colvilei. Proviene dalla regione dell’Himalaya e arrivò in Europa alla fine del XIX secolo. È caratterizzata da fiori rosa molto appariscenti.
Tra le specie adatte solo a zone dal clima molto mite citiamo la auricolata, proveniente dal Sudafrica, e l’asiatica. In Italia possono essere coltivate all’aperto soltanto nelle regioni meridionali o costiere dove hanno l’indubbio vantaggio di fiorire anche in pieno inverno.
Annaffiature
Questi arbusti preferiscono sicuramente il clima secco al clima umido, quindi non necessitano di molta acqua; annaffiare saltuariamente nei mesi caldi. In autunno e in primavera interrare del concime organico maturo ai piedi della pianta per fornire la giusta quantità di sostanze nutritive; da aprile a ottobre aggiungere del concime per piante da fiore all’acqua delle annaffiature, ogni 15-20 giorni.
Terreno budleia
Le piante di Budleia crescono senza problemi in qualsiasi terreno da giardino, purchè sia ricco di materia organica e ben drenato. Se dovete trapiantare questa specie assicuratevi di aver acquistato un terriccio ricco di sostanza organica e con materiale poroso che permetta al terreno di traspirare. Solitamente vengono venduti sia nei vivai che nei gardencenter terricci arricchiti con pietra pomice o con medioperlite che sono il top di gamma per queste piante.
Moltiplicazione
Alla fine dell’inverno seminare le buddleja in letto caldo, le nuove piantine vanno poste a dimora l’anno successivo, anche se fioriranno già la prima estate. In autunno si possono praticare talee semilegnose. Solitamente queste piante tendono ad autoseminarsi, ma spesso le piante figlie non producono fiori identici a quelli della pianta madre.
Parassiti e malattie
Difficilmente questo arbusto viene colpito da parassiti o malattie.
Potatura della budleia
La buddleia è una pianta abbastanza vigorosa che ogni anno è in grado di fare una crescita discreta. Per darle sempre nuovi stimoli a produrre dei nuovi rami e dei nuovi bellissimi fiori è necessario annualmente potarla in maniera abbastanza decisa e la pianta reagirà nel migliore dei modi. Annualmente quindi nel periodo fra i mesi di febbraio e marzo a seconda delle zone e dell’annata (in base cioè a quanto è rigido l’inverno), si deve procedere con la potatura della buddleia. Per potarla utilizzeremo delle forbici e delle cesoie ben affilate che andranno possibilmente sterilizzate prima dell’utilizzo.
Con questo intervento di potatura dovremo andare a tagliare tutti i getti cresciuti nell’anno precedente lasciando solo 10-15 cm dalla base dei rami. Fatto questo andremo a rimuovere tutti i rami secchi, deboli o mal messi cercando di lasciare più spazio ai rami sani e vigorosi.
Nella potatura della buddleia dovremo liberare la zona centrale della pianta andando a rimuovere i rami che crescono all’interno della pianta cercando di lasciare penetrare più luce in questa zone. In generale con la potatura dovremo cercare di dare alla pianta un certo equilibrio sulla chioma e sui rami.
Informazioni aggiuntive
Vaso | 17, 23 |
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