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Bacopa in Basket

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Bacopa – Sutera cordata

Viene comunemente chiamata bacopa, anche se il nome scientifico è Sutera cordata, per la stretta somiglianza tra questa perenne e le piante acquatiche appartenenti al genere bacopa; si tratta di una piccola perenne tappezzante, generalmente a sviluppo ricadente, i cui fusti non superano i 25-35 cm di lunghezza. Produce piccole foglie di colore verde brillante, e per tutta la bella stagione tra le foglie sbocciano piccoli fiori a cinque petali, con centro giallo, di colore bianco, lilla o blu. Pianta originaria dell4africa meridionale, ne esistono alcune varietà, con fiori particolarmente grandi o sviluppo particolarmente compatto.Gli esemplari di sutera cordata vengono utilizzati in giardino, nei giardini rocciosi o come tappezzanti nelle aiole di annuali o di perenni; spesso si coltivano sul terrazzo, come piante ricadenti, in panieri appesi.

Coltivare la Bacopa

Le piccole piante di bacopa, nonostante il loro aspetto delicato, non sono di difficile coltivazione, si coltivano come perenni, o più spesso come annuali; necessitano di un buon terriccio ricco, ben drenato, ben lavorato e addizionato di un buon fertilizzante a lenta cessione, che garantisca il giusto tenore di sali minerali per tutta la bella stagione.

Si pongono a dimora o in piena terra, in luogo ben luminoso, possibilmente con qualche ora di sole al giorno; le piante poste troppo all’ombra tendono a produrre pochi fiori, mentre quelle lasciate per lungo tempo in luogo molto asciutto e soleggiato tendono a perdere i boccioli e ad appassire rapidamente.

Quindi se vogliamo una bella fioritura abbondante posizioniamo la nostra bacopa in un luogo dove possa godere di qualche ora di luce solare diretta, ed annaffiamo con regolarità, intensificando le forniture di acqua in caso di periodi siccitosi. In ogni caso evitiamo di “annegare” le nostre bacope, e annaffiamole solo se il terreno è ben asciutto.

Se annaffiate in maniera scarsa queste piante tendono ad avvizzire con rapidità, ma con altrettanta rapidità tornano turgide dopo che le abbiamo ben bagnate.

Non necessitano di potature, o di rimuovere i piccoli fiori appassiti, che tendono a cadere da soli.

Sono piante erbacee perenni, che all’arrivo del freddo tendono a disseccare la parte aerea, per poi rigermogliare la primavera successiva; in genere sopportano temperature di qualche grado inferiori allo zero, ma capita spesso che le gelate le distruggano completamente, soprattutto se il clima è particolarmente umido. In genere le bacope vengono lasciate a dimora durante l’inverno, e vengono poi sostituite di anno in anno nel caso in cui dissecchino; del resto si tratta di piccole perenni dal prezzo abbastanza contenuto, non è quindi così dispendioso sostituirle ogni anno.

Nei panieri appesi

Le piante di sutera cordata si prestano benissimo ad essere coltivate nelle vaschette sul terrazzo, o meglio in panieri appesi, lasciando che i sottili fusti ricadano dolcemente dal boro del baso, pieni di piccoli fiori.

I piccoli fiori candidi, ma anche gli esemplari a fiore blu, ben si sposano con gerani e surfinie.

Ce ne sono parecchie di piante molto adatte ad essere coltivate in panieri appesi, come il bidens, con piccoli fiori a stella di colore giallo oro, che ama il sole; la lobelia, con piccoli fiori di colore lilla, che ben si accompagnano anche alle bacope; la sanvitalia, minuscoli girasoli e abbondante vegetazione; le thorenie, adatte anche nelle zone non eccessivamente illuminate; le diasce.

Bacopa – Sutera cordata: Consigli pratici

Purtroppo spesso i vasi a paniere non sono dotati di sottovaso, o ne hanno uno minuscolo, che contiene pochissima acqua; oltre a causare problemi per le annaffiature dei vasi, che essendo appunto appesi, tendono a spargere acqua ovunque, durante i mesi estivi la mancanza di un sottovaso può causare problemi anche alle piante: quando il terriccio dissecca completamente non è sempre facile reidratarlo, la presenza di un sottovaso spesso garantisce che almeno un poco di acqua venga lentamente riassorbita dal substrato, inumidendolo. Spesso invece, i vasi senza sottovaso vengono semplicemente attraversati dall’acqua delle annaffiature, mentre il terriccio rimane un blocco asciutto e secco, dove le radici delle piante soffrono.

Spesso la scelta di un ottimo terriccio previene questo fenomeno, e ci permette di avere piante sempre sane e rigogliose; talvolta però, soprattutto in estate, anche il terriccio migliore dissecca completamente, e in particolare quello contenuto nei panieri appesi.

Per questo motivo risulta vantaggioso annaffiare periodicamente le piante per immersione: si riempie un secchio o una vaschetta con l’acqua, e vi si immerge il paniere, e lo si lascia in ammollo fino a che non si nota che tutto il terriccio all’interno del vaso si sia reidratato. A questo punto si lascia sgocciolare abbondantemente il vaso e lo si ripone al suo posto, con la certezza che la pianta abbia effettivamente ricevuto l’acqua di cui necessitava.

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