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Le generalità
L’agrifoglio è una pianta appartenente al genere delle aquifoliaceae originario dell’Europa e nello specifico di tutto il bacino del mediterraneo .Questo arbusto che popola le nostre feste natalizie è estremamente resistente ed è coltivato praticamente in tutto il mondo . L’agrifoglio si confà di bel quattrocento specie tra arbusti ed alberi tra I quali alcuni hanno la foglia caduca . Nel tempo sono aumentate in modo esponenziale le varietà e gli ibridi . Esse derivano per la stragrande maggioranza dall’agrifoglio Iaquifolium .
Questa pianta normalmente in una zona favorevole arriva a raggiungere un’altezza massima di venti metri . Spesso l’agrifoglio viene coltivato da arbusto e ciò ne condiziona , naturalmente , il portamento . L’agrifoglio in forma arbustosa non supera i cinque metri d’altezza .
Questa si presenta come pianta dioica , ciò significa che sono presenti sia i fiori maschili che quelli femminili . I fiori sono persistenti e molto dure , possono essere sia ovali che ellittiche . La caratteristica tipica di questa pianta sono gli aculei delle foglie . Il colore delle foglie è verde scuro e lucide . I fiori di questa pianta sono ascellari e riuniti in mazzetti . Essi sbocciano verso la fine dell’estate. Durante il periodo autunnale la pianta femminile produce un copioso numero di frutti rossi o gialli che possono variare in base alla specie .
Esposizione e clima
Di norma l’agrifoglio è un pianta che non sopporta molto l’esposizione diretta al sole forte dell’estate . La posizione preferita , nelle regioni particolarmente calde , è quella semiombreggiate in modo tale che il sole non impatti direttamente sulla pianta . Nelle regioni in cui il clima è decisamente più fresco è possibile esporre la pianta direttamente ai raggi solari . L’agrifoglio è molto versatile riesce , infatti , a resistere alle alte temperature senza soffrire particolarmente a quelle basse . In realtà un piccolo accorgimento ci vuole . Infatti le temperature non devono mai essere troppo alte ne troppo basse . Fare attenzione che la temperatura non scenda mai sotto lo zero .
Il terreno
L’agrifoglio vive molto bene nei terreni appena acidi . Sebbene si adatti a qualsiasi tipo di terreno , non tollera assolutamente i terreni argillosi e quelli particolarmente basici . Il terreno ideale per la vita di questa pianta mescolando la torba e del terriccio con del concime a base organica pienamente maturo .
La messa a dimora
La messa a dimora dell’agrifoglio deve essere effettuata a fine inverno. Preparare il terreno mettendo abbondante concime organico. Se viene coltivato in vaso e non è raggiunto dall’acqua piovana bisogna ricordarsi che va innaffiata di tanto in tanto poiché è una pianta sempre verde.
La riproduzione
La riproduzione avviene principalmente per talea ma è anche possibile il metodo della margotta anche se la prima soluzione è decisamente la migliore . La propagazione tramite talea deve essere effettuata nel periodo primaverile . Dopo aver prelevato la talea sarà necessario metterlo in un contenitore in un composto di terriccio e concime in modo da far radicare la talea .
La fioritura e la potatura
Il periodo della fioritura comincia verso la fine dell’estate e continua per tutto il periodo autunnale .
I fiori dell’agrifoglio sono piccoli e di colore bianco . Assumono una colorazione bianca . I fiori dell’agrifoglio sono ascellari e riuniti in mazzetti .
La potatura dell’agrifoglio non è assolutamente necessaria . Questo arbusto , infatti , cresce molto lentamente . Servono soltanto sparuti interventi mirati a salvaguardare la simmetria dell’intera pianta . La potatura deve essere effettuata due volte all’anno . La prima deve avvenire all’inizio dell’estate , quindi verso giugno , mentre la seconda deve essere effettuata alla fine della stessa stagione , verso agosto .
La concimazione e l’annaffiatura
Al fine di vedere l’arbusto sempre in splendida forma con un aspetto rigoglioso bisognerà sempre avere cura di concimarlo sistematicamente.. La concimazione deve variare in base al periodo dell’anno . In primavera , infatti , bisogna utilizzare del concime a base di potassio e di azoto . Ciò permetterà lo sviluppo della novella vegetazione e dei fiori . La concimazione invernale , invece , è costituita principalmente da concime organico è preferibile questo al concime chimico . Bisogna mescolare il concime organico al terreno intorno alla pianta .
L’agrifoglio non ha grandissime necessità di annaffiature . Essa deve essere effettuata abbastanza sporadicamente . Con una frequenza di una volta ogni tre settimane . Si consiglia annaffiare la pianta con una quantità d’acqua abbastanza importante . Normalmente le annaffiature dovranno essere di circa un paio di secchi d’acqua cercando di bagnare il più in profondità possibile il terreno . Questo riguarda un agrifoglio cresciuto in un terreno aperto . Per gli esemplari che vivono in vaso le annaffiature dovranno essere più frequenti .
Malattie e parassiti
L’agrifoglio è soggetto a molteplici malattie . Le più pericolose sono la ruggine e la cocciniglia .
La cocciniglia è un parassita che si nutre della linfa della pianta ospite facendone seccare prima le foglie e successivamente tutta la pianta . Trattare con un antibiotico specifico .
La ruggine è un fungo che forma molteplici macchie giallastre o di un colore scuro sul versante superiore della foglia .
Col progredire della malattia cominciano ad apparire un grande numero di pustole il cui colore può variare giallo o nero . La ruggine può provocare una precoce ed inesorabile caduta di tutte le foglie della pianta .
La ruggine deve essere trattata con un funghicida sistemico da somministrare con la massima celerità .
Proprietà dell’agrifoglio
L’agrifoglio è da sempre una delle piante più conosciute da grandi a piccini. Questo grazie al significato augurale che gli viene attribuito, in particolar maniera durante il periodo natalizio. Le sue foglie vengono utilizzate per creare ghirlande, decorare le case e abbellire le tavole con un po’ di colore. Oltre a questo uso durante questo particolare periodo dell’anno, alle foglie dell’agrifoglio viene attribuito un significato particolare.
Infatti già nel passato, venivano usate per scacciare la sfortuna dalle case, gli spiriti maligni e le maldicenze della gente apportando così serenità e protezione alla casa.
Pochi inoltre sanno della presenza di un’altra varietà di questa pianta anche nella regione sudamericana, dove dalle foglie essiccate è possibile estrarre un infuso dal potere rilassante che da beneficio a tutto il corpo.
Agrifoglio in vaso
L’agrifoglio non è sicuramente una pianta che necessita di essere curata e protetta in inverno. L’agrifoglio infatti è una specie rustica e molto resistente che non ha nessun tipo di problema a passare l’inverno all’aria aperta, al freddo e al gelo. La coltivazione in vaso dell’agrifoglio è quindi una questione di gusti e necessità e non sicuramente di esigenze della pianta. L’agrifoglio non deve essere portato in serra o chiuso in un appartamento, resiste tranquillamente alle temperature più rigide del nostro inverno, essendo una pianta spontanea anche nelle zone montane. Tuttavia per chi vuole coltivare questa pianta sul balcone oppure in una grossa fioriera può essere interessante conoscere dei consigli sulla coltivazione in vaso.
Per coltivare in vaso questa pianta procuriamoci un vaso o una fioriera abbastanza grande, del terriccio di ottima qualità e dell’argilla espansa o dell’altro materiale simile per creare uno strato drenante sul fondo del vaso o della fioriera che utilizzeremo.
Cura dell’agrifoglio in vaso
Dopo aver acquistato un agrifoglio in vivaio procederemo alla preparazione del vaso. Per prima cosa dovremo stendere un sottile strato drenante sul fondo del vaso (2-4 cm), posizionando l’argilla espansa o altro materiale drenante sul fondo. Fatto questo andremo a riempire il vaso con del terriccio creando un primo strato di terra sul quale posizioneremo in un secondo momento la pianta. Cerchiamo di mettere il pane di terra dell’agrifoglio bello alto, evitando di mettere la pianta ad un’altezza troppo bassa rispetto al bordo del vaso. Piante piantate troppo basse soffrono quasi sempre.
Dopo aver posizionato la pianta e dopo aver sistemato la stessa in posizione centrale procediamo con il riempimento degli spazi vuoti col terriccio. Riempiamo per bene il vaso fino a coprire tutti gli spazi vuoti, dopo di che comprimiamo il terreno per bene e sbattiamo un paio di volte il vaso cercando di far compattare ulteriormente il terreno.
Quando il terriccio dell’agrifoglio in vaso è bello compatto possiamo dare un’annaffiata generale alla pianta inducendo il terreno ad abbassarsi ulteriormente, dopo di che aggiungiamo ancora dell’eventuale terriccio dove il terreno si sarà abbassato troppo.
Informazioni aggiuntive
Varietà | Verde, Variegato |
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Vaso | 19, 24 |
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