Se sei un amante delle piante e hai una terrazza o un giardino di cui ti prendi cura, dovresti sapere che, se scegli bene le varietà da coltivare, puoi ammirarne l’aroma durante tutto l’anno. Per ogni stagione ci sono diverse specie che fioriscono e profumano l’aria. Di seguito vedremo alcune delle piante aromatiche più adatte per ogni stagione che puoi incorporare nel tuo giardino.
Dove posizionarle
Per scegliere l’area del giardino in cui coltivare le piante aromatiche devi prestare particolare attenzione a tre fattori:
- esposizione al sole: alcune piante sono amanti della luce e per il loro sviluppo devono essere esposte al riverbero solare per diverse ore al giorno. D’altra parte, altre crescono sane solo all’ombra o in zone parzialmente soleggiate;
- esposizione al vento: quasi tutte le piante, anche le più resistenti, devono essere protette dal vento. È importante scegliere un’area che offra riparo dalle correnti d’aria.
- tipo di suolo: è necessario scegliere una superficie ben drenata per evitare accumuli d’acqua, perché l’eccesso di umidità può promuovere lo sviluppo di malattie causate da funghi, oltre che influire negativamente sulla qualità delle piante aromatiche. Devi evitare i terreni argillosi che accumulano acqua e anche quelli eccessivamente ricchi, perché uno sviluppo esuberante diminuirà l’intensità aromatica della pianta.
Basilico
Il basilico è una specie dell’Asia tropicale, ma per merito del suo profumo e sapore, questa pianta è considerata da molti chef di tutto il mondo la regina delle erbe aromatiche e tradizionalmente è stata utilizzata per le sue proprietà lenitive e come fragranza naturale. L’odore caratteristico della pianta è dovuto ad un’alta concentrazione di estragolo ed eugenolo tra i componenti del suo olio essenziale.
Oltre al timo, alla menta, al rosmarino e altre piante aromatiche, il basilico non solo aggiunge sapore ai nostri piatti, ma apporta anche numerosi benefici alla nostra salute.
Avere una pianta di basilico in cucina, possibilmente insieme ad altre piante aromatiche, significa dare un tocco di colore, profumo e allegria all’ambiente. Il suo profumo, in particolare, è un efficace antistress, stimola la creatività in cucina, aggiunge sapore alle nostre ricette ed è un ingrediente perfetto per i deliziosi infusi.
Prezzemolo
Il prezzemolo è una pianta erbacea della famiglia delle Apiaceae che, oltre ad essere usato come condimento culinario, ha anche molti benefici per la salute.
La sua coltivazione è nota da più di 300 anni, essendo una delle piante aromatiche più popolari della gastronomia mondiale. È una pianta perenne che può raggiungere un’altezza fino a 1 metro.
Le condizioni necessarie per avere un raccolto di successo sono un luogo soleggiato, con un minimo di 4 ore di sole al giorno e qualsiasi tipo di terreno che non sia compattato.
Le temperature ideali per il prezzemolo vanno dai 15 ai 25 gradi ma, a differenza delle altre piante, nel caso del prezzemolo ciò che viene seminato non è un seme ordinario ma un frutto; per questo motivo, la germinazione dura circa un mese. Questo perché la copertura del frutto deve marcire per prima in modo che il seme che è dentro germini.
L’irrigazione deve essere effettuata regolarmente in quanto il terreno deve essere sempre umido, specialmente durante i mesi più caldi. È meglio annaffiare frequentemente ma in piccole quantità. Il prezzemolo soffre l’attacco degli afidi, che colpiscono tutte le sezioni della pianta, ma soprattutto le foglie da dove le larve estraggono il parenchima.
La raccolta può essere effettuata già 20 giorni dopo la nascita, purché lo stelo abbia una lunghezza compresa tra 5 e 10 cm e abbia almeno sei foglie; deve essere tagliato a livello del suolo e preferibilmente nelle ore mattutine.
Le sue condizioni di conservazione ottimali sono: temperatura di 0 °C e umidità relativa del 95-100%. In condizioni ottimali di conservazione, può essere consumato anche dopo 1 o 2 mesi, anche se in un frigorifero domestico.
Il prezzemolo, oltre ad essere una pianta ampiamente utilizzata in cucina per le sue proprietà culinarie, ha molteplici usi medicinali poiché contiene minerali come calcio, ferro, fosforo e zolfo. Per merito del suo alto contenuto di ferro, il suo consumo è consigliato soprattutto alle persone che soffrono o sono inclini a soffrire di anemia.
Timo
Il timo è una pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Lamiaceae (che comprende più di 2.000 specie caratteristiche del clima mediterraneo). Essendo un arbusto che cresce nelle pianure e in zone particolarmente aride dove la mano dell’uomo non può influenzarlo affatto, il timo appare di solito raggruppato sotto forma di piccoli mazzetti. Il principale fattore problematico per questo tipo di arbusto è il freddo, soprattutto le gelate inferiori a 5 ºC.
La sua coltivazione avviene solitamente in luoghi molto soleggiati e caldi, poiché è una pianta che sostiene molto bene la siccità e il calore. Di contro, l’acqua in eccesso per questa pianta è molto dannosa; non ha bisogno di alcun tipo di fertilizzante per svilupparsi.
È conveniente, se stiamo camminando lungo la montagna e troviamo una pianta di timo un po’ avvizzita, portare via alcuni suoi steli per farne germogliare di nuovi. Questo aiuterà lo sviluppo della pianta. Il timo è un arbusto che si adatta molto bene alle temperature interne, quindi può essere coltivato perfettamente anche in casa.
Menta
La menta è un’erba commestibile che è apprezzata per il suo aroma rinfrescante ed è perciò ampiamente usata come condimento in cucina. I suoi estratti, inoltre, vengono introdotti in vari prodotti alimentari come caramelle, chewing gum e succhi.
Il suo consumo diretto produce una sensazione di freschezza nella bocca e nel tratto respiratorio, anche perché il suo aroma è uno stimolante dell’appetito. Da questa pianta vengono raccolte le sue foglie, che si usano sia fresche che secche; queste ultime possono essere conservate e consumate durante tutto l’anno.
Infine, la menta viene usata nell’aromaterapia come stimolante ed energizzante della parte emotiva, ma il suo uso più comune è come condimento di insalate e, naturalmente, in bevande come mojito, tè alla menta, etc.
Rosmarino
Il rosmarino è una specie vegetale comune in tutto il bacino del Mediterraneo. È usato fin dall’antichità nella medicina tradizionale, grazie alle molteplici proprietà che gli sono state storicamente attribuite. Tuttavia, l’interesse di questa pianta aromatica risiede nel potente effetto antiossidante di alcuni dei suoi componenti. Questo sub-arbusto profumato appartiene alla famiglia delle Lamiaceae, può misurare da 50 a 150 cm di altezza ed è perenne, frondoso e molto ramificato.
L’intera pianta emana un odore forte e aromatico così come il suo sapore. La raccolta avviene tra i mesi da aprile a luglio ed è conservato in scatole di cartone o in sacchetti di carta.
Origano
L’origano è una pianta aromatica spermatofita che richiede un substrato che abbia un ottimo drenaggio per evitare l’accumulo di acqua. Se c’è un eccesso di umidità, possono apparire muffe e funghi. Due volte all’anno necessita di uno strato di humus di lombrico di 2 cm o qualsiasi altro fertilizzante organico e preferisce terreni con un pH compreso tra 5 e 8, con un basso livello di con poco azoto.
Le piante di origano hanno bisogno di molto sole, quindi occorre cercare un luogo in cui possano ricevere diverse ore di luce al giorno. Anche se preferisce crescere in pieno sole, la pianta di origano può anche essere adattata a zone semi-ombreggiate, tuttavia lo sviluppo sarà inferiore.
L’origano è una pianta molto resistente alle basse temperature e molto spesso riesce a sopravvivere anche al gelo, ma la sua temperatura ottimale è tra 20 e 30 ºC.
Non ha bisogno di molta acqua e preferisce terreni piuttosto asciutti: in generale, un’irrigazione a settimana è più che sufficiente per mantenere la pianta in buone condizioni. Durante l’estate è possibile annaffiarla due volte a settimana anche se, come sempre, per diffondere meglio l’acqua si consiglia di utilizzare l’irrigazione a goccia nel tardo pomeriggio.
Salvia
La salvia è cespuglio pluriannuale che dà i suoi fiori da aprile a fine luglio. Il suo aroma attrae le api e altri insetti utili alla pianta, la quale predilige climi secchi e luoghi soleggiati. Resiste alla siccità e al gelo e cresce bene in terreni ricchi, secchi, limosi e ben drenati. Si adatta bene a quasi tutti i terreni ma non tollera l’eccesso di argilla perché trattiene l’acqua, si allaga e soffoca le radici.
La sua moltiplicazione avviane da semi da febbraio a maggio e per talea in primavera o in autunno. La raccolta delle foglie fresche viene effettuata in base alle esigenze di consumo, anche se non è consigliabile raccoglierle durante il primo anno.
Incenso
Le foglie delle piante dell’incenso sono piccole e variegate, così come l’aroma intenso che emanano. La sua coltivazione è facile ed è semplice da mantenere. La pianta è originaria dell’India ed appartiene alla famiglia botanica delle Lamiaceae. Può raggiungere un’altezza di 50 – 60 centimetri, quindi è perfetta per essere coltivata in vasi. Le sue foglie sono piccole, lunghe 2-3 cm, verdi con bordi bianchi e leggermente dentate. I fiori crescono a grappoli e sono di colore lilla chiaro o bianco. Questi non hanno valore ornamentale, poiché sono molto piccoli.
Il suo tasso di crescita è rapido, ma questo non rappresenta un problema dal momento che le radici non sono invasive.
La sua coltivazione è famosa per le proprietà di repellente contro gli insetti, è considerata un antizanzare naturale.
Alloro
L’alloro è una pianta aromatica perenne, arbustiva e temperata, che può raggiungere 12 o più metri di altezza. Appartenente alla famiglia delle Lauracea, è un condimento culinario molto popolare nella cucina mediterranea, dal momento che le sue foglie sono usate fresche o essiccate. Il suo frutto è una bacca simile a un’oliva nera che trasporta un seme e matura in autunno. Ha molte proprietà benefiche per l’organismo perché è una pianta ricca di oli essenziali, è espettorante e digestiva e può essere usata per profumare l’ambiente o conservata in piccoli sacchetti all’interno degli armadietti.
Infine, l’alloro è molto utilizzato per la creazione di siepi.